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Torna a Vicenza "Haru no Kaze - Vento di Primavera - Il Giappone a Vicenza" per far entrare Vicenza nella profondità della cultura giapponese

Di Massimiliano Troncon Giovedi 8 Marzo 2018 alle 15:58 | 0 commenti

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Arriva alla decima edizione l'appuntamento annuale del festival "Haru no Kaze - Vento di primavera - Il Giappone a Vicenza", grazie al quale Vicenza entra da anni nel profondo della cultura giapponese. Ed è questo il senso della manifestazione, che può essere riassunto dal termine SHIMIRU, che in giapponese significa appunto "immergere, entrare in profondità". Il festival è stato presentato oggi giovedì 8 marzo dal vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, dal presidente della manifestazione Cinzia Geretti e dal vicepresidente e responsabile della locale sede dell'associazione Ukigumo.

Una manifestazione che da ormai un decennio riceve il consenso dei vicentini (ma anche dei giapponesi stessi ci tiene a sottolineare Cinzia Geretti) e che, come spiega l'assessore Bulgarini serve a riflettere in maniera seria e non superficiale sul tema dell'identità, provando ad indagare su aspetti che rappresentano pezzi di un'identità millenaria come quella giapponese. Proprio il tema dell'identità è il motivo fondamentale del festival, che potrà portare chi vi parteciperà a sviluppare riflessioni che valgono tanto per identità lontane come quelle orientali tanto per altre più vicine, come quelle della profondamente diversa cultura occidentale. Questo, in un epoca nella quale "si costruiscono più muri che ponti", dice Bulgarini, è più che mai importante.

Il festival prevede dieci giorni di attività, che avranno inizio venerdì 16 marzo con l'inaugurazione della manifestazione a Palazzo Trissino alle 10:30 e l'apertura della mostra di pittura contemporanea "SHIMIRU, per Immergere" a Palazzo Cordellina alle 18:00. Dal 17 al 25 marzo si svolgeranno al Polo Giovani B55 di contrà Barche 55 numerosi workshop e dimostrazioni sulle varie arti giapponesi come laboratori di origami, lezioni di lingua, lavorazione dei bonsai. Fra le attività vi sarà anche l'attesissima vestizione del kimono presentata dalla maestra Sachiko Yamaguchi, presso i chiostri di Santa Corona (Santa Corona 4). Haru no Kaze offrirà anche l'opportunità di fare la conoscenza di alcuni giochi giapponesi come il gioco del Go dello Shogi e del Kendama.
Da sottolineare l'incontro con il performer vicentino Damiano Fina che terrà la conferenza "Danza Butoh: la ribellione della Carne" sulla danza Butoh, un'espressione artistica d'avanguardia, venerdì 23 marzo alle 20:30 presso i chiostri di Santa Corona.

L'evento principe della rassegna sarà però il concerto "TAIKO e STREET DANCE" del gruppo COBU, un gruppo giapponese che risiede a New York che mescola in maniera originale elementi di arti marziali alla street dance occidentale. L'evento è previsto per sabato 17 marzo alle 20:45 presso il Teatro Comunale di Vicenza.

 

A seguire nota ufficiale

" Haru no Kaze" (16-25 marzo), torna il vento di primavera con il festival della cultura giapponese

Bulgarini d'Elci: "Riflette sul tema dell'identità giapponese in modo intelligente, appassionato e raffinato, mai semplificatorio"

Dal 16 al 25 marzo tornerà a Vicenza "Haru no Kaze - Vento di primavera - Il Giappone a Vicenza", il festival della cultura giapponese che l'assessorato alla crescita del Comune organizza in collaborazione con l'associazione Ukigumo. La manifestazione, ricca di appuntamenti ed eventi, giunta alla decima edizione , negli anni ha fatto di Vicenza un punto di riferimento irrinunciabile per gli appassionati, i cultori delle arti e della cultura nipponica e per tutti coloro che ne sono attratti e vogliono approfondirne la conoscenza.
Il festival - il cui nome, in giapponese, significa "Vento di primavera", e nella cui immagine compaiono i fiori di ciliegio, simbolo del Giappone, con il vento che spazza l'inverno e porta rinascita e nuova vita - è stato presentato oggi a Palazzo Chiericati dal vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci , da Cinzia Geretti , presidente, e da Maria Paola Bordignon , vicepresidente e responsabile della locale sede dell'associazione Ukigumo.
" In tempi così complessi e complicati per la cultura - ha evidenziato Bulgarini d'Elci -, raggiungere il traguardo dei 10 anni non è da tutti i festival. Tale duraturo successo deriva da evidenti caratteristiche di qualità, che giustificano peraltro l'impegno del Comune nel far crescere la manifestazione. Haru no kaze, infatti, è una manifestazione che riflette in maniera non semplificatoria, bensì intelligente, appassionata e raffinata, sul tema dell'identità, quella giapponese, una cultura millenaria ed estremamente articolata e stratificata, che noi poco conosciamo. E lo fa in tempi in cui le identità vengono invece brandite come clave, in cui si preferisce costruire muri anziché ponti".
Il notevole e progressivo riscontro avuto in termini di interesse, contatti e afflusso di pubblico ha convertito in breve tempo un evento di carattere locale in una manifestazione di livello nazionale, richiamando persone non solo dal vicentino e dal Veneto, ma da tutta Italia.
L'intento è di creare un contatto reale tra la popolazione italiana, e in particolare vicentina, altrettanto ricca di cultura e tradizioni, e il Giappone, dando il giusto risalto e valore alle svariate forme espressive di questa cultura, e agli aspetti tradizionali e formativi che da secoli sono alla base di questo popolo.
Lo sforzo organizzativo dell'associazione Ukigumo per questa decima stagione è stato particolarmente intenso per proporre al meglio le diverse tipologie di iniziative, mantenendo sempre la massima cura nella salvaguardia dell'atmosfera e dell'estetica giapponese in tutte le espressioni artistiche tradizionali e moderne in programma.
Ricreando a Vicenza l'atmosfera tipica del Paese del Sol Levante, l'associazione Ukigumo vuol dare la possibilit à a tutti di conoscere, assaporare, viverne l'ambiente, con la sua inestimabile cultura e le sue arti tradizionali e moderne, in cui traspare sensibilit à , forza, eleganza e ricchezza interiore.
Il programma di "Haru no kaze 2018" ripropone innanzitutto iniziative che continuano a riscuotere successo, come la lavorazione del bonsai o la conoscenza della cucina e dei giochi giapponesi Shogi e Kendama insieme al gioco del Go. Seguendo poi una formula ormai collaudata e apprezzata dal pubblico, verranno proposte rassegne espositive, ma anche incontri culturali e workshop con dimostrazioni suggestive, come la vestizione del kimono e la conferenza con performance live di danza Butoh.
L' inaugurazione della manifestazione è in programma venerdì 16 marzo alle 10.30 nella sala degli Stucchi a Palazzo Trissino, alla presenza del console generale aggiunto del Giappone Makoto Tominaga.
Sempre venerdì 16 marzo alle 18, a Palazzo Cordellina (contra' Riale 12), verr à inaugurata la mostra d'arte contemporanea dal titolo "Shimiru , per immergere ", a cura del Sakurai Art Sistem e di Maurizio Colombo. In esposizione opere di artisti che vivono in Giappone, ma che, venendo spesso in Italia e in Europa, ne sono stati coinvolti e influenzati, lasciandone traccia nelle loro opere, con un misto di oriente e occidente. L'esposizione, a ingresso libero, è aperta fino a domenica 25 marzo, da martedì a venerdì con orario 17.30-19.30, il sabato e la domenica con orario 10-13 e 16-19; chiuso il lunedì.

 Sabato 17 marzo al Teatro Comunale è in programma il concerto di " Taiko - Tamburi giapponesi & street dance" , a cura del g ruppo Cobu . Una performance dove il suono della potenza e l'energia dei Taiko e la street dance danno vita ad uno spettacolo pieno di divertimento, dinamismo, esotismo e sensualità. In questi 17 anni di attivit à , le Cobu si sono esibite in innumerevoli luoghi, tra cui il Madison Square Garden di New York, il Colosseum, la Mgm Arena e il Mandalay Bay a Las Vegas, e la Key Arena a Seattle. Biglietti in vendita al teatro o online ( [ http://www.tcvi.it/ | www.tcvi.it ] ).

 Dal 17 al 25 marzo al Polo Giovani B55 di contra' Barche 55 si svolgeranno numerosi workshop e dimostrazioni sulle varie arti giapponesi (su prenotazione e iscrizione): laboratori di origami a cura della maestra Sato Yuko, lezioni di lingua giapponese a cura della signora Funakoshi, lavorazione dei bonsai a cura dell'associazione "Amici del Bonsai Marostica". La manifestazione offrir à anche l'opportunit à di entrare in contatto con alcuni giochi giapponesi, quali il gioco del Go a cura del Gruppo Veneto Go, dello s hogi a cura dell'Associazione italiana shogi e del kendama a cura dell'Associazione italiana Kendama. Tra le dimostrazioni , sempre molto gradite al pubblico, torna a grande richiesta, quella imperdibile e sempre suggestiva della v e stizione del kimono , ai chiostri di Santa Corona (contra' santa Corona 4) domenica 18 marzo alle 15, in forma di "conferenza dimostrativa": c ommento storico-teorico della professoressa Rossella Marangoni, docente di letteratura giapponese, e vestizione del kimono presentata dalla maestra Sachiko Yamaguchi (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili).

Altro importante appuntamento con la bellezza delle arti giapponesi sar à l'esposizione di ikebana , visitabile sabato 24 e domenica 25 marzo , dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18, a Palazzo Cordellina in contrà Riale 12. E per chi volesse provare a fare ikebana sar à possibile invece partecipare alla lezione introduttiva di ikebana sogetsu domenica 18 marzo dalle 10 alle 12.30 al Polo Giovani B55 (aperta a tutti, ma con iscrizione per limite di posti).

Nella sede dell'associazione Ukigumo in piazzale Giusti 23, si avr à inoltre la possibilit à di ricevere trattamenti di shiatsu gratuitamente , a cura della scuola Nagaiki Shiatsu di Vicenza, mercoledì 21 marzo dalle 17 alle 20 e domenica 25 marzo dalle 10 alle 12.30 (per entrambe è richiesta la prenotazione, causa posti limitati).

Mentre lunedì 19 marzo alle 20.30, sempre in piazzale Giusti 23, su prenotazione si svolger à la pratica di meditazione Zazen "sedere nel silenzio".

Domenica 18 marzo ci sarà la possibilit à di partecipare a una lezione introduttiva di Shiatsu (gratuita), a cura della scuola Nagaiki Shiatsu di Vicenza, dalle 10 alle 12.30 (aperta a tutti, ma su prenotazione per posti limitati).

Martedì 20 marzo alle 20.30 nella saletta Lampertico del cinema Odeon di corso Palladio 186, sar à possibile assistere al film d'animazione "In questo angolo di mondo" (2016) di Sunao Katabuchi (in lingua italiana). Il film è in prima visione a Vicenza e provincia.

Non mancherà l'apprezzato appuntamento con la cena giapponese "Il Giappone a tavola", giovedì 22 marzo (prenotazione obbligatoria: [ mailto:[email protected] | [email protected] ] , 349 7172038). La cena si terr à al ristorante dell'Hotel De La Ville in viale Verona 12, dove si svolgeranno anche le lezioni di cucina giapponese , in particolare sulla preparazione del sushi ( sabato 24 marzo alle 9.45, richiesta iscrizione).

Venerdì 23 marzo alle 20.45 ai chiostri di santa Corona è in programma la conferenza dimostrativa dal titolo "Danza Butoh: la ribellione della carne" , incontro con il performer Damiano Fina per una conversazione, e una performance live sulla danza Butoh, espressione artistica d'avanguardia nata in Giappone alla fine degli anni Cinquanta (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili). 

Un gazebo informativo sul festival, dove sarà possibile prenotare la partecipazione ai diversi eventi, sar à a disposizione del pubblico sabato 10 marzo dalle 10 alle 18.30 in contr à Cavour all'angolo con corso Palladio (in caso di maltempo l'accoglienza sar à nel la sede dell'associazione in piazzale Giusti 23 - al primo piano, interno 6, delle ex scuole Giusti)

Comune di Vicenza


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