Tommaso Cevese al Galla Caffè con "Faville". Raccolta di poesie ed immagini
Martedi 13 Ottobre 2015 alle 10:29 | 0 commenti
Galla 1880Â
Si intitola “Faville. Poesie e immagini†il nuovo libro di Tommaso Cevese che verrà presentato venerdì 16 ottobre al Galla Caffè di Vicenza (ore 18.00). Con l’autore dialogherà Italo Francesco Baldo. “Favilleâ€, da poco edito per i tipi di Tassotti, è la nuova raccolta di poesie di Cevese, noto soprattutto per essere un affermato fotografo, specialista in immagini di architettura e paesaggio.
Come fotografo Cevese può vantare una considerevole esperienza, documentata per altro in numerosi libri e accompagnata da una vivace attività espositiva. La sua attività di poeta, rimasta negli anni probabilmente sotto traccia, è invece emersa solo recentemente con la pubblicazione nel 2013 di “Stanze della menteâ€, un libro, come quello appena edito, che alterna alle parole una galleria di immagini. Si scorge quindi una particolare attitudine di Tommaso Cevese, fotografo-poeta, la necessità cioè di costruire dialoghi tra la parola e lo sguardo, come se una non potesse esistere senza l’altro.
Questo dialogo serrato tra parola e immagine - che esiste prima di tutto nella necessità creativa dell’autore e che quindi prende luce nelle pagine del libro - è il tratto più interessante e vitale di questo lavoro. Il libro di Tommaso Cevese chiede al lettore di saper sciogliere quei nodi invisibili che stringono le parole alle immagini e, insieme, esige la creazione di nuovi, personali percorsi di senso tra i versi e le fotografie.
Leggere poesia è un’attività complessa, bisogna essere in grado di decifrarne il senso andando oltre il significato letterale delle parole, ma anche la fotografia, che è il risultato di uno sguardo attento che seleziona e discerne, e, per così dire, mette ordine nel caos del visibile, esige un osservatore attento, scrupoloso, critico, capace di vedere oltre la superficie dell’immagine. Tommaso Cevese, ambizioso come ogni buon artista deve essere, chiede a se stesso e al lettore di fare precisamente questo, andare oltre la superficie delle parole e delle immagini per immergersi in esse, rischiando magari di venire bruciato da qualche favilla che sprizza dai fuochi che ardono laggiù.
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