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Thiene, a Villa Fabris la mostra "Love and make it last"

Di Comunicati Stampa Lunedi 15 Maggio 2017 alle 13:57 | 0 commenti

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Una mostra d'arte e moda sostenibili dal titolo "Love and make it last" si terrà presso la Fondazione Fabris dal 19 al 21 maggio. Il vernissage è previsto per il 19 Maggio alle ore 10.30. Operazione trasversale tra cultura, arte e moda, LOVE AND MAKE IT LAST è un evento che promuove la sostenibilità come stile di vita, nella consapevolezza che "senza radici non si vola" e che "tutto torna alla terra". La mostra si suddivide in due sezioni, una dedicata nello specifico alla tutela del patrimonio socio-culturale veneto (opere di Franco Fortunato, Roma; La Storia della Querina), l'altra volta a promuovere etica e pratiche sostenibili scegliendo la moda come media privilegiato (opere di Adolfo Lugli e abiti di Lola Darling, Carpi; upcycling processi industriali, capi sartoriali dismessi e scarti industriali attraverso opere d'arte e abiti in dialogo tra loro).

L'invito "love and make it last" deriva dalla consapevolezza che "essere è tessere". Dentro di noi, con l'altro, con le cose: si intrecciano storie già vissute e ancora da vivere. Nella consapevolezza di queste relazioni, il progetto opera in una mappa emozionale dove niente si distrugge e tutto si trasforma, fino a condividere una bellezza estetica che si distingue per una precisa scelta etico-culturale.
Ovvero quella di "re.volvèr": tornare, con un accento diverso -
sostenibile - alla tradizione, alla natura, al proprio animo fino a
ritrovare quella trama essenziale per rapportarsi con se stessi e con
l'altro in maniera significativa e significante. Torna l'uomo e
conosce il punto di partenza per la prima volta; torna la materia e
fuori servizio ha ancora qualcosa da dire.
Come medium principali sono stati scelti l'Arte e la Moda sia per il
loro ruolo fondamentale nella comunicazione non verbale - in
riferimento all'espressione del sé e alla percezione dell'altro - sia
perchè settori di tendenza ed innovazione in grado di creare cultura.
Da qui deriva la mission re.volvèr: estetica, etica, tradizione ed
innovazione: in network. Perchè la sostenibilità è uno stile di vita,
non solo una moda.
In programma:
- sezione mostra "senza radici non si vola": La Storia della Querina,
opere di Franco Fortunato;
- sezione mostra "tutto torna alla terra": Mutazioni di Opere
Abitabili, opere di Adolfo Lugli, abiti Lola Darling di Emanuela
Giovanardi;
- installazione sonora interattiva Touch di Leonardo Buccieri, con la
coreografia di Barbara Bianchi (vernissage);
- performance teatrale Mutamenti di Marco Patuzzi (vernissage).
- fuori villa Fabris, esposizione presso Villa6 Sharing Bar (Thiene),
opere Second Life di Amos Torresin.
Il vernissage è fissato per il 19.05 ore 10.30 (ingresso su
prenotazione) - conferenza stampa, performance, buffet. La mostra è
aperta dal 19 al 21 Maggio dalle 10.00 alle 18.00; ingresso libero.
Si svolgeranno laboratori didattici presso le Scuole Materne locali -
ai bambini verrà donato inoltre un borsello/sacco, creato da re.volvèr
con materiale di post produzione industriale donato al progetto da
Alisea Recycled & Reused Objects Design e scarti tessili (è stato
scelto il denim - status symbol della moda globale - sulla base di
dati insostenibili come il seguente: solo per produrre un paio di
jeans occorrono circa 9500 litri d'acqua).
LOVE AND MAKE IT LAST/
Senza radici non si vola
FRANCO FORTUNATO / LA STORIA DELLA QUERINA
Dopo le esposizioni a Roma presso il Palazzo della Cancelleria e
presso la galleria d'arte Edarcom Europa con un evento dedicato alle
sole opere in smalti ceramici, a Bergen in occasione del Festival
delle Giornate Anseatiche e a Venezia presso Palazzo Ferro Fini,
Franco Fortunato racconta la Storia della Querina in Fondazione Villa
Fabris (Thiene, VI), dal 19 al 21 Maggio.
Una storia antica torna a vivere grazie alla sapiente ricerca
artistica ed alla profonda sensibilità che contraddistingue il Maestro
Fortunato e che gli permette di attraversare i secoli con un fare
narrativo contemporaneo capace di scomporre la materia e ricomporla in
un nuovo e coinvolgente immaginario.
Franco Fortunato (Roma, 1946), grande appassionato di mare e storie di
marineria, apprende le vicende della Gemma Querina e del suo
equipaggio attraverso un libro edito dalla casa editrice Nutrimenti.
Successivamente grazie al materiale documentale offertogli dai
discendenti della famiglia Querini, approfondisce la conoscenza di
quest'avventura dai diari di Pietro Querini, navigatore e mercante di
nobile famiglia veneziana. Questi, partito da Creta per le Fiandre
alla fine d'aprile del 1431 al comando della caracca Gemma Querina,
costruita dai maestri d'ascia cretesi, con un carico di Malvasia,
spezie, cotone e altre preziose mercanzie di provenienza
mediorientale, dopo numerose peripezie, tra cui il danneggiamento
della chiglia e del timone, fece naufragio e l'equipaggio, dopo una
lunga navigazione alla deriva su un'imbarcazione di soccorso,
raggiunse le acque delle isole Lofoten in Norvegia, duecento
chilometri oltre il Circolo Polare Artico. Tratti in salvo dai
pescatori dell'isola di Røst, che nei diari vengono descritti come una
comunità pura e generosa, Pietro Querini e i naufraghi superstiti
furono loro ospiti per quelli che vengono definiti "100 giorni in
paradiso", per poi rientrare, attraverso un lungo viaggio via terra, a
Venezia nell'ottobre del 1432. A questa vicenda gli storici fanno
risalire l'inizio del commercio dello stoccafisso e del baccalà dalla
Norvegia all'Italia, paese a tutt'oggi consumatore di oltre il novanta
per cento di questo specifico prodotto ittico.
L'esposizione è arricchita anche da un prezioso cortometraggio con la
regia di Valentina Grossi, prodotto da CUT& Editing & More. Il video
di circa venti minuti è stato costruito seguendo la cronologia della
storia, utilizzando e rielaborando le immagini del Maestro con veri e
propri movimenti di macchina, creando profondità e sfocature, tagli e
sovrapposizioni che danno la possibilità ai vari elementi
rappresentati di prendere vita fondendosi tra di loro in un'unica
opera filmica.
La mostra è organizzata in collaborazione con Francesco Ciaffi di
Galleria Edarcom Europa (Roma, www.edarcom.it).
LOVE AND MAKE IT LAST/
Tutto torna alla terra
MUTAZIONI DI OPERE ABITABILI / ADOLFO LUGLI E LOLA DARLING
"That is the key of this collection. Don't make fashion own you,
but you decide what you are, what you want to express by the way you dress".
/sustainable choices - sustainable lifestyle/
Adolfo Lugli - artista che vive e lavora a Carpi - da sempre sviluppa
la sua poetica all'interno dell'arte contemporanea evitando
classificazioni ed appartenenze a correnti artistiche. Personali
ricerche lo hanno portato a sconfinare in un originale luogo di
transito dei linguaggi, codici, simboli, connessioni e dialoghi tra
sistemi, arte ed estetica, tecnologia, produzione e scienze
sociologiche, in una regia di eventi che non si esauriscono con
l'opera e nell'opera, ma perdurano e producono effetti nel sistema
generale della società.
Emanuela Giovanardi, designer da sempre interessata ad estetica e
stile ed ai loro risvolti socio-culturali, è il cuore di Lola Darling,
sfida nuova e sofisticata di contaminazione tra fashion, design e arte
contemporanea in un'ottica di sostenibilità.
In esposizione, la collezione "Opere Abitabili", nata dalla
collaborazione tra Adolfo Lugli ed Emanuela Giovanardi nella
realizzazione di opere d'arte pittoriche e serigrafiche che prendono
la forma di abiti e diventano indossabili. Le opere presentate nascono
dal recupero dei materiali di scarto dei processi di ri-produzione
industriali, miniere di conoscenze da scavare, analizzare e riportare
alla luce. Rielaborati attraverso i codici sociologici e dell'arte
contemporanea danno vita ad opere/archivi di memoria socio-culturale.
Le basi di lavoro sono costituite da grandi teli di cotone, precedente
piano di base per le stampe serigrafiche industriali della moda,
deposito di tutte le tracce delle produzioni di milioni di capi
("archivio di segni") oppure piani di taglio di pantografi
computerizzati ("pantografiti") e vecchi abiti di sartoria (depositi
anch'essi di tecniche, segni ed estetiche). Il caos dei segni della
produzione dialogano in tal modo con i codici dell'arte in un
cortocircuito di comunicazione che diviene suggestiva metafora della
realtà contemporanea.
In esposizione inoltre, la collezione "Mutazioni", abiti 100% hand
made in Carpi, che danno nuova vita a capi sartoriali dismessi e a
scarti industriali di tessuto. Di fronte alla realtà dell'industria
della moda come la seconda industria inquinante al mondo, Lola Darling
sceglie di essere fashion ed eco-etico sostenibile al tempo stesso,
perchè "La moda ha a che fare con le nostre idee, il nostro modo di
vivere, con cosa sta accadendo (cit. Coco Chanel).
Giorni e orari di apertura:
dal 19 al 21 Maggio 2017, 10.30 - 18.00
Ingresso Libero
Visite guidate su appuntamento
Vernissage 19.05 ore 10.30
LOVE AND MAKE IT LAST
#mantraoftheday Senza radici non si vola e tutto torna alla terra.
#moodoftheday Mi auguro un mondo sostenibile per i miei figli.
"Ogni volta in cui, crescendo, avrai voglia di cambiare le cose
sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è
quella dentro se stessi, la prima e la più importante. ... Ogni volta
che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del
loro modo di crescere. Ricordati che un albero con molta chioma e
poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre in un
albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento. Radici
e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e
starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla
stagione giusta potrai coprirti di fiori e di frutti. E quando poi
davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere,
non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la
profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta
al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora.
Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla,
alzati e va' dove lui ti porta" Susanna Tamaro.


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