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Tav e autoscuole, interviene Confcommercio Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 30 Luglio 2014 alle 16:14 | 0 commenti

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Confcommercio Vicenza - Esprimiamo soddisfazione per l’accordo firmato ieri che dà il via libera alla progettazione dell’alta velocità  a Vicenza. Il presidente dell’Associazione di via Faccio, Sergio Rebecca  parla di “risultato storico”. “Che premia la concretezza dell’intesa tra l’Amministrazione di Vicenza, la Camera di Commercio e le categorie economiche – aggiunge -. Un lavoro di squadra che ha trovato la piena sintonia con la Regione Veneto, individuando una soluzione condivisa e fattibile sulla questione dell’attraversamento a Vicenza della linea ferroviaria ad alta velocità.

Ma è soprattutto un tassello fondamentale per il futuro della città, che dà il via libera al cambiamento in direzione della modernità, attraverso un riordino dell’assetto urbanistico e della mobilità”. Vicenza ha ora le “carte a posto” per diventare il nuovo baricentro infrastrutturale del Veneto: la stazione dedicata alla Tav in zona Fiera, così come prevede il progetto, può dirsi il fulcro dei collegamenti con la A4,  con la Pedemontana e con l’autostrada  Valdastico. “Nuove infrastrutture sono sinonimo di crescita – afferma il presidente Rebecca – ed è questo ciò che chiede il territorio:  opportunità per lo sviluppo economico e chances di ammodernamento. In quest’ottica, da parte nostra continueremo a porre l’attenzione sulla salvaguardia e la valorizzazione del centro storico che, in base alle ipotesi progettuali, perderà l’attuale stazione ferroviaria di viale Roma e ne acquisterà una nuova in zona Tribunale. Fondamentale diventa quindi la realizzazione, in parallelo, di un sistema di trasporto pubblico locale snello e veloce che colleghi la città in ogni sua parte fino al centro. Questa fase è strategica per il riordino della città – conclude il presidente Rebecca -  in cui va concretizzato lo sforzo di dare un assetto più metropolitano all’area urbana,  con una visione moderna dei servizi per il cittadino, a cominciare, appunto, dalla mobilità.

 

Per ottenere la patente i vicentini scelgono le autoscuole, solo in pochissimi, infatti, provano ad ottenere il permesso di guida come privatista. E fanno bene, visto che le autoscuole vicentine garantiscono, in Veneto, la miglior percentuale di promossi negli esami di teoria, piazzandosi al secondo posto nella classifica regionale anche per quel che riguarda le prove di guida.
I dati provengono dal rapporto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sugli esiti degli esami per il conseguimento delle patenti di guida relativi all’anno 2013. “Queste statistiche confermano  l’elevato livello qualitativo - per quanto riguarda  istruttori, didattica e organizzazione, delle scuole guida presenti in provincia – è il commento soddisfatto di Paola Tommasini, presidente della categoria che opera in seno a Confcommercio Vicenza -. Le realtà presenti nel nostro territorio, infatti, raggiungono risultati eccellenti non solo nel confronto regionale, ma anche a livello nazionale”.
I dati diffusi dal Ministero evidenziano che il 98,51%  dei vicentini che vogliono conseguire una patente si rivolgono alle autoscuole, contro il 96,03% delle media veneta e il 95,46%  nazionale. Solo Caserta, con l’1,22% di privatisti, fa meglio di Vicenza, dove i privatisti sono l’1,49%  del totale.
Su 13.469  esami di teoria sostenuti nel 2013 attraverso le autoscuole di Vicenza, ben l’81,65% hanno avuto esito positivo. Nessun’altra provincia veneta ha raggiunto questo risultato: la media regionale si ferma al 76,89%, mentre quella nazionale arriva al 74,28%. Vita dura per i privatisti, che a Vicenza hanno registrato il 66,41% di respinti.
Per quanto riguarda gli esami pratici di guida, sono 12.927 quelli sostenuti l’anno scorso attraverso le autoscuole vicentine, con l’85,8%  di promossi. Vicenza si piazza al secondo posto in Veneto dopo Treviso (dove gli idonei hanno toccato quota 91,8%). La media regionale degli idonei che hanno sostenuto l’esame attraverso le autoscuole si attesta all’83,4%, mentre quella nazionale raggiunge l’87,73%  (una percentuale condizionata dai risultati del sud Italia, dove è risultato promosso il 96,48% di chi ha sostenuto l’esame di guida,  contro l’83,46% dell’Italia settentrionale). In questo caso la differenza con chi affronta l’esame con il “fai da te” è minima, ma il motivo sta soprattutto nell’obbligo, per i privatisti, di fare almeno 6 ore di guida presso un’autoscuola con istruttore abilitato e autorizzato.

“Dopo l’ultima  riforma degli esami conseguire la patente di guida è diventato  più complesso, soprattutto per quanto riguarda il superamento della teoria, mentre quella pratica è sempre stata una prova comunque impegnativa  – conferma Paola Tommasini,  presidente dell’Associazione provinciale Autoscuole e Agenzie Pratiche Auto di Confcommercio Vicenza -  Queste statistiche  confermano che rivolgersi ad un’autoscuola dà la garanzia della miglior preparazione possibile”.
Un dato che fa riflettere, però, è il calo vertiginoso delle prove d’esame, che a livello nazionale sono passate dai 2milioni e 200 mila circa del 2010 al milione e 753mila del 2013: “Un crollo che abbiamo sentito, pur in forma più contenuta, anche nel Vicentino, dove gli esami sostenuti erano 29.334 nel 2010 e sono stati 26.794 nel 2013 – conferma la Tommasini -. La crisi economica ha certamente influito: vengono a mancare le patenti fatte da cittadini stranieri che arrivavano a Vicenza per lavoro, ma anche quelle di tanti giovani, che magari preferiscono rinviare a quando avranno la possibilità di acquistare un’auto  e, soprattutto, di mantenerne i costi, tra assicurazioni e carburanti”.

In una situazione di mercato difficile, poi, si registra lo sconcerto delle autoscuole vicentine per il recente blocco del sistema informatico ministeriale che regola il rinnovo delle patenti: “Ora si sta lentamente tornando alla normalità – afferma la presidente Tommasini –, ma per  giorni siamo stati tra “l’incudine” di un portale web che non dava segno di vita e il “martello” dei nostri clienti giustamente arrabbiati per il ritardo delle pratiche. Ancora non si è capito bene cosa sia successo, ma di certo problemi di questo tipo danneggiano prima di tutto  l’utenza e poi anche l’immagine di efficienza delle nostre agenzie, che abbiamo costruito negli anni facendo fronte a numerosi cambi di normative e di procedure, oltre che ai cronici problemi di organico della Motorizzazione”.

 

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