Tar veneto, Orsoni: il giudice non sia il nemico dell'Amministrazione
Venerdi 15 Marzo 2013 alle 17:52 | 0 commenti
Comune di Venezia - "Il ruolo del giudice amministrativo non deve essere soltanto quello della caccia all'errore delle Amministrazioni. La nostra legislazione è complessa, farraginosa, contraddittoria e l'onere della Giurisdizione è proprio quello di dare razionalità ad una legislazione che troppo spesso mette le stesse Amministrazioni in condizione di difficile gestione delle funzioni che sono ad esse attribuite".
Così, Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia, è intervenuto stamane in occasione dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario del Tar Veneto. "L'Amministrazione - ha continuato portando i saluti della Città - non deve essere vista come il nemico, o peggio ancora l'obiettivo contro cui sparare, ma deve essere valutata nell'ottica di una collaborazione nell'esercizio di funzioni che la giurisdizione amministrativa ha assunto fino dalla sua creazione. Come giurisdizione nell'Amministrazione e per l'Amministrazione e quindi una Giurisdizione specializzata proprio perché, a differenza del giudice ordinario, è più adatta a comprendere quali sono le problematiche che si sviluppano all'interno delle Amministrazioni".
Il sindaco ha anche sottolineato l'importanza della funzione consultiva del Consiglio di Stato nei confronti delle Amministrazioni, una funzione "che avvicina di più il giudice alle problematiche dell'Amministrazione. Della funzione consultiva dei Tar si parla da molto tempo - ha detto ancora il sindaco di Venezia - forse è il caso di riprendere l'argomento anche perchè sappiamo che ultimamente si è estesa anche la funzione consultiva della Corte dei Conti anche a livello locale e debbo dire che sta dando dei risultati importanti. Nel momento in cui le Amministrazioni sono senza rete, perché sono venuti meno i controlli, perché sono più libere, giustamente, nell'amministrarsi - ha concluso - si è potenziata la loro autonomia e forse non sarebbe sbagliato poter dare loro un ausilio proprio nel momento nella formazione degli atti"
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