Tania Piazza, "La cura delle parole"

Di Citizen Writers Lunedi 12 Maggio 2014 alle 21:12 | 0 commenti

ArticleImage

Riceviamo da Cinzia Ceriani epubblichiamo - «Una personalità simile a quella di Susanna Tamaro, sia nel modo di scrivere che nel rapportarsi con le  persone, semplice e alla mano.» È con queste parole che Riccardo Colao, architetto, giornalista e scrittore romano, ha descritto Tania Piazza, imprenditrice montecchiana, autrice del romanzo La cura delle parole (Edizioni Sì, €12,66). «Tania- prosegue Colao- è una giovane autrice esordiente, ma scrive come se fosse una veterana, esprimendosi con una spiccata abilità linguistica.» 

Appassionante, intrigante e, per certi versi, impegnativo, il romanzo narra di due anime, un uomo e una donna, destinate ad incontrarsi. Amore e fato che determinano non solo lo sviluppo della trama, ma che portano anche allo scoperto la passione sconfinata dell’autrice per la scrittura e il potere che le parole possono esercitare sulle persone, in base al modo in cui queste vengono usate. «Il messaggio che voglio trasmettere attraverso il libro- spiega Piazza- è racchiuso nel titolo. Le parole hanno un potere, sia in negativo che in positivo, nel modo in cui vengono dette o scritte, sono il vestito che si da a qualcosa, ad un concetto, ad una storia.» Continua: «Scrivo da quando ero un’adolescente, per me è un’esigenza, un modo per stare bene, è un’attività con cui ho sviluppato un forte ed univoco rapporto. Ho terminato di scrivere il libro tre anni fa, ci ho impiegato neve mesi e, ad essere onesta, non ricordo neppure come ho iniziato a scriverlo. Le prime pagine le ho composte a mano, armata del classico duo carta e penna, poi, man mano che la storia si ampliava e cresceva, ho dovuto trasferire tutto su un computer.» Particolarità del libro è la grande ricchezza di vocaboli. Conclude Piazza: «Riportare e descrivere fatti con parole differenti da quelle di uso quotidiano è per me qualcosa di normale e mi piacerebbe che questa attitudine potesse diventare un’abitudine anche per le nuove generazioni, perché possano imparare ad utilizzare un linguaggio ricco e diversificato per uscire dalla ripetitività e comprendere l’importanza delle parole e della nostra lingua.»

Leggi tutti gli articoli su: tania piazza, Cinzia Ceriani, La cura delle parole

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Mercoledi 19 Dicembre 2018 alle 07:01 da kairos
In Mostra al Chiericati, Caterina Soprana (Commissione Cultura) risponde ai giovani del Pd: "realizzata a costo zero per il Comune"

Domenica 2 Dicembre 2018 alle 17:35 da Kaiser
In Mostre e eventi: due diverse concezioni non confrontabili ovunque e anche a Vicenza
Gli altri siti del nostro network