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Tangenziale di accesso al Dal Molin: conflitto da attraversare e/o inganno da smascherare?

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 21 Febbraio 2014 alle 12:04 | 0 commenti

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Coordinamento cristiani per la pace - Dalla prima riflessione della Pastorale Sociale del lavoro della Diocesi di Vicenza del 17.09.2006 sulla questione Dal Molin (V. Quaderno della Pace n. 1 pag. 7) riprendiamo questi virgolettati: “Come, e in quale misura, scelte di questa portata vanno a incidere sulla qualità della vita dell'intera cittadinanza

… viabilità che favorisca non solo gli spostamenti ma anche la possibilità di incontro e di relazione tra persone, rispetto dell'ambiente e il non sfruttamento intensivo del territorio. …Scelte di questo tipo peseranno a lungo sul futuro della nostra città.... occorre una informazione puntuale, corretta e trasparente sui reali progetti che potrebbero essere attuati”.

Dal Comunicato del Consiglio Pastorale Diocesano sul caso Dal Molin del 25.02.2007 (v. Quaderno della Pace n. 2 pag. 24) riprendiamo quest'altro virgolettato: “L'impegno di vigilare, di non lasciare cadere la tensione rispetto ad una questione che riguarda il futuro della città”.

Come abbiamo anche esposto al Vescovo nel nostro ultimo incontro prima di Natale, il nostro impegno a vigilare sulla questione Dal Molin, ci ha portato a studiare, da almeno sette anni, l'evolversi della viabilità di accesso alla base Dal Molin.

Ne è nato un corposo dossier DOSSIER TANGENZIALE che è stato pubblicato sul blog di O.U.T. (Osservatorio Territoriale Urbano di Vicenza) che si sviluppa attorno a questi punti:

1.      quadro normativo di riferimento

2.      le finalità della tangenziale: “rispondere alle esigenze dei vicentini”?

3.      Accesso alla base USA Dal Molin e Piano degli Interventi del comune di Vicenza

4.      tangenziale: grande O, a U, o con terminal a Lobia? Assenze e vincoli

5.      approfondimento n. 1. La variante alla SP46 (SP Pasubio) com'era prevista: da Vicenza a Malo.

6.      Approfondimento n. 2. Metamorfosi della variante alla SP46: da Vicenza al Moracchino

7.      Tangenziale 1° stralcio- 1° tronco. Un “gioco di squadra” anomalo

8.      Tangenziale 1° stralcio – 1° tronco: i progetti di Autostrade e ANAS a confronto:

a) manca, tuttora, la piena trasparenza amministrativa precedentemente invocata

b) lo studio del traffico di Autostrade SPA: fa acqua da tutte le parti

c) al progetto di ANAS manca lo studio del traffico (c'è già il progetto dell'infrastruttura senza aver provveduto a studiarne il suo dimensionamento)

d) lo studio del traffico di Autostrade SPA prevede invece un incremento del traffico all'innesto al Moracchino di ben il 38,7% con lo spostamento dei problemi di traffico in altre zone densamente abitate;

e) tangenziale ad una corsia (tipo C1) o a due corsie (tipo B) per senso di marcia?

f) prescrizione VIA e futuro raddoppio della tangenziale sono inconciliabili;

g) solo nel comune di Vicenza: mitigazioni con il bianchetto (interi nuclei densamente abitati sono stati cancellati dalla rappresentazione negli elaborati)

h) al quarto progetto definitivo, la relazione geologica (è disponibile sul DOSSIER TANGENZIALE) è di sole 6 pagine. N.B. Per di più su un tracciato sbagliato (il vecchio tracciato della SP46 che andava a Isola Vicentina!)

i) relazione idrologica: su dati aggiornati al 1990 (precipitazioni) e al 2002 (scrosci)

l) sottopassi ed effetto diga

m) nella relazione idraulica – al quarto progetto definitivo – il canale Contarina va “contromano” (da valle a monte)

n) innesto in viale del Sole con un viadotto alto oltre sette metri che plana sulle abitazioni;

o) consumo del suolo di quasi 50 ettari;

p) ingenti danni all'attività agricola sotto stress

q) verrà stravolto il paesaggio di un ampio territorio di pregio, prossimo a Villa Zileri e al borgo di Maddalene.

Altre associazioni hanno evidenziato altri aspetti molto problematici che non sono stati considerati nel progetto: fra questi l'INVARIANZA IDRAULICA (Italia Nostra).

L'articolo di Nuova Vicenza che segue, riprende alcuni dei contenuti esposti nel dossier tangenziale, dossier che invitiamo a leggere.

La storia recente di Vicenza è fatta anche di “regali avvelenati”. Ne riportiamo due:

- la base militare Dal Molin avrebbe dovuto portare occupazione sia nella fase di cantiere che della sua gestione; per il momento ha cementificato e impermeabilizzato una ulteriore grande superficie a monte della città;

- il nuovo tribunale (piove dentro, riscaldamento condizionamento non funzionano, non ha il certificato di prevenzioni incendi,...) ha portato in dote lo scempio di Borgo Berga ben visibile a tutti.

Non una conclusione, ma due domande finali aperte.

“I cittadini hanno diritto di essere informati”: se l'infrastruttura (tangenziale) è ad uso civile perché ostacolare ai cittadini l'accesso agli atti?

Il contratto sulla tangenziale sottoscritto dal Sindaco di Vicenza a fine agosto 2013 così recita: “gli interventi di cui si propone il finanziamento sono finalizzati ad armonizzare l'ampliamento dell'insediamento militare statunitense con le esigenze della comunità vicentina”: e se le esigenze autentiche della comunità vicentina risultassero essere in contrasto con gli interventi di cui si propone il finanziamento, cosa succederebbe?

“L'impegno è di vigilare”.


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