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Tangenti in Veneto, Busato: spaventosa corruzione endemica dello Stato italiano

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 4 Giugno 2014 alle 18:03 | 0 commenti

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Plebiscito.eu - Tutti sapevano che il sistema politico italiano era criminogeno e oggi tutti finalmente capiscono perché la casta veneta serva del regime italiano si era scagliata contro la dichiarazione di indipendenza della Repubblica Veneta del 21 marzo scorso a Treviso. La ragione è presto detta: i vari Orsoni, Chisso, Marchese, Galan, Sartori e chissà quanti altri sapevano che con la nuova Repubblica Veneta sarebbe terminato il magna-magna tangentaro che è immanente al sistema politico italiano, il più corrotto del mondo occidentale e in assoluto tra i peggiori del mondo.

Lo scenario che si apre tocca tutti gli schieramenti, le rappresentanze politiche e ogni livello burocratico dello stato, dal comune di Venezia, ben saldo in mano al PD, con il clamoroso arresto del sindaco Orsoni, alla Regione Veneto, dove oltre al solito PD viene toccato il massimo rappresentante di Forza Italia in Veneto, Giancarlo Galan, governatore per 15 lunghi e tristi anni, toccando anche la giunta di Luca Zaia, con l’assessore ai trasporti Chisso, sempre di Forza Italia.

In Veneto da oggi nulla sarà più come prima ed appare a tutti evidente che Plebiscito.eu resta l’unica alternativa al ladrocinio dei veneti servi dei partiti italiani. Per ironia della sorte infatti proprio oggi il Presidente della Commissione degli Osservatori Internazionali, l’Ambasciatore Beglar Davit Tavartkiladze ha comunicato sulla propria bacheca facebook la conclusione di un’ulteriore fase dei lavori di controllo e di certificazione dei voti del Plebiscito Digitale del 16-21 marzo scorsi.

Beglar Davit Tavartkiladze ha infatti dichiarato: “In riferimento al REFERENDUM PER L’INDIPENDENZA DEL VENETO, ho il piacere di comunicare quanto segue: la Commissione degli Osservatori Internazionali presieduta dal sottoscritto ha eseguito una serie di controlli sul piano organizzativo. Sono stati contattati cittadini aventi diritto al voto, sia direttamente che per telefono. Sono state rivolte alcune domande circa la ricezione della documentazione esplicativa e quella necessaria per l’espressione del voto – la modalità di voto presso i seggi – la modalità di voto attraverso internet e la modalità di voto attraverso la linea telefonica. Inoltre, sono stati visitati seggi elettorali a campione, rivolgendo alcune domande ai responsabili di seggio e loro assistenti. Le domande rivolte comprendevano le procedure eseguite, sia per l’iscrizione dei cittadini aventi diritto al voto al database dei votanti, sia sulla procedura utilizzata per l’espressione del voto, ed anche, sulle difficoltà riscontrate durante tutto il periodo”.
La Commissione degli Osservatori Internazionali ha infine richiesto altro materiale a Plebiscito.eu per completare la verifica del database dei votanti.

Gianluca Busato ha dichiarato: “oggi è un giorno importante, da un lato viene scoperchiato il sistema malavitoso che coinvolge la partitocrazia italiana in Veneto e ogni livello burocratico, confermando il tasso spaventoso di corruzione endemica dello stato italiano, dall’altro la Repubblica Veneta ha fatto un passo decisivo verso la propria fattiva indipendenza, unica medicina anche contro la corruzione italiana, grazie alle dichiarazioni della Commissione degli Osservatori Internazionali sul Referendum di indipendenza del Veneto del 16-21 marzo. Si apre ora una nuova fase politica in Veneto, che vedrà come protagonista unico proprio Plebiscito.eu, l’organizzazione che ha saputo dare voce e forza ai cittadini veneti per liberarli dal più corrotto e mostruoso burosauro del mondo occidentale.”

Leggi tutti gli articoli su: Gianluca Busato, Tangenti, Plebiscito.eu

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