Super Giorgio e il colpo di stato
Lunedi 1 Aprile 2013 alle 12:28 | 2 commenti
Prima Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, di questa Repubblica, azzera la volontà degli italiani e, complici Pd, Pdl, Udc e Fli, li "commissaria" con Mario Monti, che "mai scenderà in politica" dice "Lui" a garanzia della residua democrazia. Ora Napolitano diventa Super Giorgio perché i suoi commissari passano da uno a dieci. Anzi no a undici.
Ai dieci "saggi", senza nessun neurone femminile peraltro, che ha scelto sempre "Lui", complici Pd, Pdl, M5S, Scelta Civica di Monti e Lega Nord che non hanno saputo disegnarsi un ruolo da maggioranza o da opposizione dopo le elezioni, Super Giorgio ha, infatti, aggiunto Mario Monti, che non è, coerentemente, sceso ma "salito" in politica e che da premier più che bocciato dagli italiani (il 90% gli hanno votato contro!) si trova confermato a capo del governo.
Se questo non è un colpo di stato, cosa va fatto ancora? Spargere sangue?
E poi? Resta l'uomo della provvidenza.
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