Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

Super Giorgio e il colpo di stato

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 1 Aprile 2013 alle 12:28 | 2 commenti

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Prima Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, di questa Repubblica, azzera la volontà degli italiani e, complici Pd, Pdl, Udc e Fli, li "commissaria" con Mario Monti, che "mai scenderà in politica" dice "Lui" a garanzia della residua democrazia. Ora Napolitano diventa Super Giorgio perché i suoi commissari passano da uno a dieci. Anzi no a undici.

Ai dieci "saggi", senza nessun neurone femminile peraltro, che ha scelto sempre "Lui", complici Pd, Pdl, M5S, Scelta Civica di Monti e Lega Nord che non hanno saputo disegnarsi un ruolo da maggioranza o da opposizione dopo le elezioni, Super Giorgio ha, infatti, aggiunto Mario Monti, che non è, coerentemente, sceso ma "salito" in politica e che da premier più che bocciato dagli italiani (il 90% gli hanno votato contro!) si trova confermato a capo del governo.

Se questo non è un colpo di stato, cosa va fatto ancora? Spargere sangue?

Leggi tutti gli articoli su: Giorgio Napolitano, Mario Monti, Colpo di stao

Commenti

arxvice
Inviato Lunedi 1 Aprile 2013 alle 13:47

Appare assurdo, più che la mancanza di donne, la presenza di sole 2 personalità del nord, tutti gli altri da Roma in giù. Non è per essere contro il sud, ma certo il mezzogiorno arranca ed è una palla al piede terribile per questa Italia. Come dire diamo in mano la politica a chi si è dimostrato incapace e di fatto complice di un sistema parassitario che ha ormai fatto morire il nord virtuoso e produttivo. E' questo il vero dramma di questa Itaia che non c'è, come l'isola di Peterpan, siamo nel paese dei balocchi, dove chi sperpera ha in mano la cassa e chi produce sta in silenzio.
Giorgio Langella
Inviato Lunedi 1 Aprile 2013 alle 15:46

Forse, tecnicamente, non è un colpo di stato ... ma ci siamo molto vicini. Il fatto è che la mediocrità, l'improvvisazione, l'inadeguatezza, l'ignoranza e la malafede della classe dirigente (politicanti "vecchi" e nuovi, imprenditori, comitati di affari ecc.) stanno distruggendo il paese. In questi casi, complice la "grande informazione nazionale", è facile chiudere gli occhi in attesa dell'uomo della provvidenza. Napolitano ha grandi responsabilità in questo degrado. Responsabilità iniziate controfirmando qualsiasi "legge" targata Berlusconi, continuate con i "tecnici" di Monti (perché il presidente ha impedito di andare subito a elezioni un anno e mezzo fa?) e con l'odierno commissariamento usando i "saggi".
E poi? Resta l'uomo della provvidenza.
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