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"Storie a non finire" è il libro di Diego Chilò. Un libro per giocare, un gioco per raccontare

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 18 Aprile 2016 alle 17:58 | 0 commenti

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Dal segno nuovo e inaspettato di Diego Chilò, frutto dell’intuizione di raccontare il mondo attraverso tratti semplici e immediati, simili a quelli dei bambini, nasce un “libro sciolto” per stimolare la creatività e la fantasia di grandi e piccini. Senza dimenticare la ricerca. Storieanonfinire è il primo libro che nasce dai disegni di Diego Chilò: “Ho iniziato questi disegni molti anni fa, quando mia figlia Alice era piccola -racconta– e io li usavo per accompagnare le storie che le raccontavo. Sono nati su cartoncini di diverse misure e spessori, con tratti semplici e lineari, un po’ spigolosi, con i colori che avevo a portata di mano. Qualche tempo fa ho ricominciato a disegnare e creare personaggi… il passo verso l’idea di un libro è stato breve. È diventato un libro che mantiene l’idea del cartoncino e che
può far nascere storie sempre diverse, per sostenere la Fondazione Città della Speranza, incrociata sul mio cammino recentemente”.

Dall’incontro con la Città della Speranza, la Fondazione che si occupa di assistenza, cura e ricerca sulle leucemie infantili, l’idea di sviluppare un libro che fosse al tempo stesso uno strumento di gioco e divertimento per i bambini e un mezzo per ricavare fondi per sostenere la Fondazione.
Così tutte le persone coinvolte hanno donato il proprio tempo e lavoro per fare in modo che l’intero incasso possa essere devoluto alla ricerca: gli stessi costi di stampa sono stati sostenuti da Edilklima.
Storieanonfinire è un gioco-libro composto da schede cartonate colorate che ospitano diversi personaggi e lasciano totale libertà al lettore di scegliere, mescolare e creare le proprie storie.
Ciascuna scheda ha, infatti, un personaggio sul fronte e dei brevi testi che lo riguardano sul retro. Si rivelano efficaci strumenti per stimolare la creatività e la fantasia, dando vita di volta in volta a storie sempre nuove, che aiutano il  dialogo tra adulti e bambini.
Storieanonfinire è un punto di partenza, l’inizio di un progetto editoriale nel quale ritrovare le caratteristiche e la personalità di Diego per un mondo ricco di creatività, gioco e apprendimento quale è quello dei bambini …di ogni età.
L'ivasso della vendita è interamente devoluta a Città della Speranza

Diego Chilò
Dal 1984, intraprende un percorso come progettista occupandosi di edilizia, legata al mondo produttivo con l’impiego della prefabbricazione, ricerca di tecniche costruttive industriali-artigianali e di industrial design. Nel campo del design ha collaborato e collabora con numerose aziende tra le quali Andromeda, Arcom, Arflex, Armando Peotta, Altek,Carlo Moretti, Disegnoluce, Leucos, Light4, Mareco, Marino Cristal,Moret, Onoluce, Panzeri, Prandina, Sirrah, Venini. Nel 1985, inizia un percorso di studio e collaborazione con l’architetto Fiorenzo Valbonesi; dal 1996 al 2000, sviluppa una stretta collaborazione artistica con la ditta Andromeda di Venezia e nel 1997 inizia la collaborazione con Tobia Scarpa sia nel campo dell’architettura che in quello dell’industrial design. Nel 2005, pubblica DiegoChilò designer (Idea srl Schio). È segnalato dalla giuria del Premio Internazionale Dedalo Minosse alla committenza di architettura. Dal 2006 al 2008 collabora con la Facoltà di Industrial Design di Firenze e dal 2006 è membro del comitato scientifico di «Arte Acciaio Architettura». Nel 2007, riceve la segnalazione del progetto di una lampada all’Innovation and Design Award 2007 alla Fiera Livinluce Enermotive di Milano. Nel 2010, presenta la personale “Nel vetro c’è” a Milano per Venini (Editrice Compositori). Insieme ad altri designer è impegnato nella ricerca “Smart design 4 Smart cities”. Nel 2013, vince il Good Design Award Lighting del Chicago Athenaeum con acqualuce per Leucos. Nel 2014 espone Il vaso “asolo” alla mostra Trame presso la triennale di Milano, partecipa con Joao Nunes alla mostra PAD a Palazzo Firmian (Tn), e viene pubblicato il libro Design Makers ideare pensare fare design pubblicato da List Lab. www.diegochilo.it, www.cpartners.it
Edilklima
Edilklima spa è una distributore vicentino che opera nel settore dell’edilizia dal 2009, con la fusione di 3 famiglie con esperienze trentennali nel settore: la Garzotto di Fara Vicentino (fondata nel 1977), la Edilnord Battocchio di Monticello Conte Otto (avviata nel 1975) e la Dal Maistro di San Vito di Leguzzano (attiva dal 1973). Le aziende hanno sempre operato come magazzini edili fino a quando, osservando lo sviluppo del mercato, hanno deciso di unirsi e fondersi in una unica realtà. Un passo storico nel settore che ha permesso di avere sei punti vendita nella provincia di Vicenza, con la possibilità di sviluppare ferramente e sale mostre di finiture in ogni spazio espositivo. A tutt’oggi il punto di forza si conferma nella trazione e forza della gestione derivante dall’esperienza e unione delle tre realtà e della loro conduzione familiare evolute in Edilklima: una società fatta prima di tutto di persone e di rapporti umani. Per questo, pensando a un “segno” da lasciare, si è trasformata in “editore” per affiancarsi al progetto Storieanonfinire e sostenerlo inizialmente, così da poter devolvere tutti gli incassi del libro alla Città della Speranza. www.edilklima.com
Fondazione Città della Speranza
La “Città della Speranza” è una Fondazione nata nel 1994 con il duplice scopo di costruire un nuovo reparto di Oncoematologia Pediatrica nell’Azienda Ospedaliera di Padova e di sostenere la ricerca sulle neoplasie infantili. Tale impegno si è concretizzato nel 1996 con la nascita del nuovo reparto diretto dal Prof. Luigi Zanesco e nel 1998 è sorta la seconda ala comprensiva di laboratori di ricerca e Day Hospital. L’elevato livello raggiunto dalla Clinica di Padova e la convinzione che solo la ricerca scientifica può garantire l’aumento della percentuale di guarigione delle neoplasie infantili hanno portato, dal 1999, la Fondazione a impegnarsi a destinare almeno un milione di euro all’anno, per dieci anni, a favore della ricerca scientifica. La Fondazione delega la scelta e la valutazione dei progetti scientifici finanziati ad un Comitato Scientifico Internazionale del quale fanno parte i più autorevoli scienziati italiani ed europei. Dal 2003 a oggi, sono stati finanziati più di cento progetti (i bilanci sono facilmente consultabili sul sito. Nel 2004, la Contessa Anna Maria de Claricini (medico pediatra), nobildonna milanese di origini patavine ha donato, in memoria del marito il Prof. Corrado Scarpitti, 4 milioni e mezzo di euro per la costruzione di un centro di ricerca pediatrico. L’idea è nata da un articolo di Gian Antonio Stella apparso nel Corriere della Sera che sottolineava come, in una situazione di diffuso malcostume, fosse ancora possibile trovare realtà trasparenti e virtuose citando come esempio la Fondazione stessa. Un atto di generosità che ha gettato le basi per la futura collaborazione con la Regione Veneto, l’Università e l’Azienda Ospedaliera di Padova, portando la Fondazione a intraprendere la costruzione del nuovo Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP) “Città della Speranza”. L’obiettivo è quello di promuovere l’attività di ricerca scientifica nel campo delle patologie pediatriche con particolare attenzione alle malattie oncologiche dell’infanzia. Inoltre, la struttura darà ospitalità a tutte le attività di studio, di ricerca (Clinica, epidemiologica, transazionale e di base) e di diagnostica
avanzata dedicate alle patologie proprie dell’infanzia. Il progetto si è concretizzato il 16 giugno 2006 con la firma del protocollo di intesa tra la Fondazione Città della Speranza e Dipartimento di Pediatria. L’accordo prevede un investimento di 25 milioni di euro che serviranno a costruire una struttura di oltre 14.000 metri quadrati a Padova, di cui 10.000 esclusivamente dedicati ad attività di bench side in grado di ospitare circa 400 ricercatori. Il 14 dicembre 2010 è stato firmato l’atto costitutivo della Fondazione Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, una “costola” della Fondazione Città della
Speranza esclusivamente atta al finanziamento dell’IRP Città della Speranza, inaugurato l’8 giugno 2012.

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