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Stefano Bizzotto, ma che bella sorpresa! All'orizzonte sfida Real

Di Marco Polo Giovedi 24 Ottobre 2013 alle 03:00 | 1 commenti

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Minuto 87’ di Bassano-Bellaria. Mario Petrone si gioca l’ultimo cambio a sua disposizione. Il tecnico richiama in panchina Tommy Maistrello e fa debuttare in campionato il 19enne Stefano Bizzotto. L’attaccante è l’ultimo giocatore che la Berretti giallorossa ha formato per la prima squadra, un giocatore con nelle vene puro sangue bassanese. Il pubblico ha applaudito a lungo l’ingresso in campo di un ragazzotto che in questa prima stagione da professionista si è già tolto lo sfizio di segnare in gara ufficiale, in coppa Italia, allo Zini contro la Cremonese.

La miglior qualità di Stefano Bizzotto è di aver la testa sulle spalle. Niente cassanate nella sua vita di ragazzo e calciatore a posto ma tanto impegno e determinazione nel cercare di realizzarsi in un mondo difficile ma capace di regalare emozioni uniche ed irripetibili come il calcio. Testa sulle spalle, dicevamo, ma anche lucida razionalità nell’inseguire con fermezza un obiettivo che richiede tanti sacrifici, soprattutto ad un ragazzo di quell’età, e una sana umiltà. Solo un paio di stagioni fa descriveva il sé stesso calciatore come «un buon elemento ma che per sfondare ci voleva altro». Ed invece, due anni dopo, a dispetto di ragazzi che riteneva più dotati di lui, eccolo a fare la sua sporca figura con la maglia della prima squadra della formazione della sua città. C’è un che di magico quando la forza di volontà permettere di raggiungere risultati non preventivabili. Il momento della svolta lo racconta Bizzotto stesso: «Ho capito di potercela fare al termine dello scorso campionato, dopo aver fatto un buon campionato con la Berretti. Ho sperato con tutte le mie forze di avere almeno una possibilità. Durante l’estate ci ho dato dentro come un pazzo, mi sono giocato, credo bene, le mie carte ed ora eccomi qua a 19 anni a rivestire il ruolo di quarta punta in Seconda Divisione. Per me è un punto di partenza, non voglio certo fermarmi ora, ma anche già un’ottima soddisfazione».

 

Insegnanti d’eccezione! Nel processo di crescita di un giovane vanno curati anche i particolari. Prima di tutto è necessario un impegno totale da parte del ragazzo ma essenziale è anche lavorare sotto l’attento sguardo delle persone giuste. I primi allenamenti con la prima squadra diretta da Osvaldo Jaconi – ed i suoi famigerati «perchèèè» -  rimarranno un’esperienza preziosa. Ed ora è nuovamente in buone mani. «Mario Petrone mi martella – continua Stefano Bizzotto – mi stimola, mi tiene sempre sulla corda, mi spinge a dare il massimo. Il mister è un bel sergentone, è sufficiente che mi distragga 1 minuto nell’arco di due ore d’allenamento  e mi cazzia «suggerendomi» di non dormire! No no, vi assicuro che qui a Bassano non è proprio possibile mollare la presa! E i risultati sono la conseguenza più rilevante». Nel caso di Bizzotto, poi, il controllo è doppio: «Eh già (ride ndr), quando torno a casa non è finita, lì ho mio papà (Marcello Bizzotto, tra i dirigenti più apprezzati nel panorama calcistico bassanese essendo stato direttore sportivo dell’Eurocalcio, poi dell’EuroTezze con un’esperienza anche al Marano ndr) che è prodigo di consigli e anche rimbrotti a fin di bene. È un bel martello anche lui». La differenza tra Berretti e prima squadra è sostanziale: «Qui  è tutto un’altra storia. È come passare dalle elementari al mondo degli adulti. Si vive di calcio h/24, se sbagli prendi delle belle lavate di capo, non c’è più la comprensione e pazienza che si trova nelle giovanili. Inoltre allenarsi con giocatori come Berrettoni e Pietribiasi permette di imparare moltissimo. Tutto ciò ti fa crescere come uomo e come calciatore molto più velocemente. È dura ma c’è un gran gusto». 

 

La storia si ripete, scintille sull’asse Bassano-Vicenza. Domenica il Soccer Team disputerà la sua prima gara in campionato nello storico Romeno Menti della città berica. A tenere a battesimo nell’impianto che ha visto tra i suoi protagonisti Paolo Rossi e successivamente la banda di Guidolin non sarà il blasonato Vicenza Calcio ma il Real Vicenza, formazione espressione del giovane quartiere denominato Villaggio del Sole  (il precedente nome era infatti Leodari Sole). La formazione di patròn Lino Diquigiovanni, biancorossa come i cugini maggiori, guida la classifica, ha rinunciato a schierare una squadra che rispettasse i parametri dell’età media e tra le sue fila milita il capocannoniere Alessandro: «Ci teniamo tantissimo a fare bene – continua Bizzotto –. Da bassanese vestire questa maglia ha un gusto particolare, farlo contro una formazione vicentina sarà ancor più stimolante perché ci teniamo alla nostra identità. Per questo speriamo che al Menti accorra tanta gente dalla nostra città a darci una mano. Vogliamo vincere». Sulla partita che aspetta i giallorossi ha le idee chiare: «Quando si affrontano prima e terza forza del campionato non può che essere uno spettacolo! Mi aspetto una partita emozionante tra due formazioni che giocano bene. Loro hanno una rosa più esperta della nostra ma noi vogliamo stupire e abbiamo le possibilità per farlo». L’ultimo pensiero è rivolto al  capocannoniere, Danilo Alessandro: «Ho visto quasi tutti i suoi gol. Lo ammiro molto, con la palla fa ciò che vuole, contro il Porto Tolle ha disegnato una traiettoria incredibile. Detto questo io mi tengo comunque stretto il nostro capitano, Berrettoni». 

 

In copertina, Stefano Bizzotto difende palla dall'attacco di un difensore del Bellaria (foto Roberto Bosca) 

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Commenti

Inviato Giovedi 24 Ottobre 2013 alle 08:57

w i giovani bassanesi..!!!!!!
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