Quotidiano | Categorie: Politica, Sanità

Incarico Ulss 6 "cucito" su Stefania Villanova Tosi, Usb accusa: servono assunzioni utili!

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 6 Marzo 2014 alle 22:57 | 0 commenti

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L'Unione Sindacale di Base tramite Federico Martelletto, sindacalista attivo nel settore della sanità, ha diffuso una nota dal titolo "Servono assunzioni utili!" in cui denuncia «la decisione aziendale della Ulss 6 di promuovere mobilità privilegiate per "parenti" di politici regionali molto noti...» con un chiaro riferimento a Stefania Villanova, moglie appariscente di un Flavio Tosi che ultimamente è sotto i riflettori mediatici non solo per la polemica con un giornalista di Milena Gabanelli a caccia di video compromettenti ma anche per l'arresto del suo ex vice sindaco per episodi di malaffare (foto di Tosi e signora da L'Espresso, ndr).

La signora Tosi, vicentina di Thiene, dove ancora abita, è molto attiva anche in città in sinergia con l'amministrazione guidata da Achille Variati, particolarmente vicino al sindaco veronese: è, infatti, impegnata frequentemente in sfavillanti e mediatiche attività di beneficenza collegate alla promozione di eventi anche sportivi, tra cui la recente tappa berica del Giro.
Ma Stefania Villanova, per tornare alle poche velate allusioni di Martelletto di essere "predestinata" al nuovo incarico alla Ulss 6, ricopre incarichi ad alto livello nella sanità regionale da quando, subito dopo l'elezione del consorte a sindaco di Verona, passò da semplice impiegata da 22.000 euro all'anno a capo della segreteria dell'assessorato (stipendio 70mila € all'anno). Il suo skill, almeno quello professionale, quindi, corrisponderebbe "a priori" per Usb a quello dell'avviso di mobilità esterna con scadenza il 17 marzo prossimo per "N. 2 assistenti amministrativi - cat. C, di cui n. 1 da assegnare alla Segreteria di Direzione, con esperienza in relazioni esterne con altri enti ed istituzioni per supporto alle attività della Direzione Generale e per, a titolo esemplificativo, la gestione del processo di adozione atti del Direttore Generale".
«La nostra azienda trova spazio per procedere con quell'avviso - commenta Martelletto - mentre nei reparti e servizi si sta schiattando per le ristrettezze regionali sulle assunzioni, che concedono il solo turn-over (scontando mesi di ritardo di iter burocratico), patendo per la mancata sostituzione di assenti per malattie lunghe, gravidanze, aspettative che appesantiscono i carichi di lavoro e alimentano a loro volta nuove malattie sommando i ritardi della nostra azienda (vedi attuale assenza di graduatoria per infermieri). Mentre una recente inchiesta condotta a livello Europeo ha dimostrato l'aumento del rischio per i pazienti proporzionale alla carenza di personale e, nella nostra ULSS, registriamo carenze di decine di infermieri, OSS, ostetriche, ecc. a partire dalle medicine, RRF, ostetricia, ortopedia, neurochirurgia, ecc...»

L'avviso, quindi, "per 2 assistenti amministrativi - cat. C, di cui n. 1 da assegnare alla Segreteria di Direzione" ribadisce l'esponente USB sarebbe «costruito su misura per qualcuno .... che tutti conoscono. Perché questo "percorso facilitato" quando solo 2 mesi fa sono stati assunti 22 Assistenti Amministrativi - cat. C, risultati idonei al concorso pubblico riservato alle categorie protette? Prossimamente, poi, ne dovrà essere svolto un'altro per adeguarci agli obblighi di legge. A fine 2012 sono stati anche assunti 27 Amministrativi - cat. B - attraverso il Centro per l'Impiego ma a ottobre scadono e si troveranno a casa, senza lavoro una quindicina di Assistenti Amministrativi - cat. C, in somministrazione di manodopera, che sono in azienda da anni, qualcuno da 13, 15 fino a 17 anni. Non sarebbe il caso di trovare prima risposte per questi lavoratori?».
Dall'esposizione di quelli che per Usb non sono solo dubbi il sindacalista prende, quindi, lo spunto per evidenziare come il Direttore Generale della Ulss 6, Ermanno Angonese, abbia risanato il bilancio, ma «ad un prezzo pesante, pagato soprattutto dai lavoratori in termini di tagli degli incentivi, mancate assunzioni, mancato pagamento degli straordinari e delle ferie che, per disposizione di legge, non essendo più monetizzabili, non rappresentano più un debito per l'azienda (ammontava a più di 10 milioni solo un paio di anni fa)».

Dalle denunce "politiche", infine, Martelleto passa all'appello sindacale: «Chiediamo un atto di coraggio ed un segnale significativo al nostro Direttore Generale, che superi le stitiche autorizzazioni regionali, che tenga conto delle reali carenze, delle reali necessità che ci sono nei reparti di degenza e nei servizi, delle assenze effettive di personale e dell'elevata percentuale di lavoratori esonerati o con limitazioni certificate dagli uffici competenti!».


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