Staffetta per salvare i treni interregionali Milano-Venezia
Domenica 20 Ottobre 2013 alle 22:58 | 0 commenti
Il Sindacato degli Studenti - Si stima che ogni giorno, per la stazione di Padova, transitino fra i 20mila e i 25mila studenti universitari, con picchi superiori ai 30mila nell’inizio e nel fine settimana. Studenti che non potrebbero fare altrimenti, sia per mancanza di mezzi propri sia per mancanza di alternative.
Infatti il treno, oltre ad essere un mezzo meno inquinante poiché abbatte le emissioni di CO2, è
lo strumento che meglio risponde(rebbe) alle esigenze di mobilità delle persone, siano esse
studenti o lavoratori, soprattutto in periodo di crisi (dal 2007 a oggi +20% in Italia, + 13% in
Veneto).
Ma a quanto pare chi gestisce questo trasporto, Trenitalia, e chi lo finanzia, Governo e
Regione Veneto, non hanno la benché minima lungimiranza. Continuiamo tuttora a subire i
tagli drastici del 2011 causati dal governo Berlusconi, che hanno portato a una diminuzione dei
servizi e al pesante aumento del prezzo del biglietto, rispettivamente -19,5% (cioè un treno su
5 è stato cancellato…) e +15% in Veneto. Il 2012 ha visto molte Regioni tagliare ulteriormente i
servizi e aumentare il prezzo del biglietto, con picchi del +20% o addirittura del +25%!
In rapporto all’utenza pendolare, la Regione Veneto è fra le peggiori in Italia per investimenti
nel settore ferroviario, con lo 0,28% di stanziamento fondi sul bilancio.
Tutto questo si colloca all’interno di un boom generale del numero di pendolari, aumentato di
500mila unità (+20%) negli ultimi 5 anni in Italia, il quale indica un continuo aumento nella fruizione
di tale servizio. Ad esempio, il quadrilatero Treviso-Castelfranco-Padova-Venezia risulta uno dei
distretti ferroviari più frequentati a livello nazionale, nonché fra i più affetti da sovraffollamento dei
vagoni, ritardi e soppressioni.
Migliorare il servizio non dipende solo dalle risorse messe a disposizione, ma anche
dall’attenzione ai problemi delle linee e delle stazioni, dalle modalità di gestione contrattuale,
dalla disponibilità ad ascoltare e ad apportare miglioramenti.
È evidente che i finanziamenti non mancherebbero, considerata la volontà del governo di
investire in grandi opere come l’Alta Velocità , a scapito invece del trasporto regionale. Quindi è
tutta una questione di scelte e priorità , che noi fortemente contestiamo.
Per tutti questi motivi, anche noi come Sindacato degli Studenti aderiamo all’iniziativa
promossa da Soppressione Treni Milano-Venezia: NO grazie e Pendolari Indignati e saremo
presenti alla “staffetta†di venerdì 25 ottobre, facendoci portavoce di tutti gli studenti di Padova,
pendolari e non, con una delegazione di nostri rappresentanti.
La decisione di cancellare 8 treni interregionali di una delle tratte più frequentate d’Italia è solo
l’ennesima riprova dell’abbandono cui la Regione Veneto sta condannando il trasporto su rotaia,
veicolando i fondi esclusivamente sulla realizzazione di progetti autostradali.
Vogliamo ricordare per l’ennesima volta ai consiglieri regionali, come più volte in audizioni passate,
quali dovrebbero essere le priorità per favorire la crescita del territorio da un punto di vista
sociale, culturale e ambientale.
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