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SPV, incompleta l'autorizzazione idraulica, illegittimità ambientale e amministrativa?

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 15 Aprile 2013 alle 12:26 | 0 commenti

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Co.Ve.Pa - Il presidente del parco rurale comprensoriale "Civiltà delle rogge" che si trova tra Bassano del Grappa, Rosà e Cartigliano, interessato dal 2° lotto dei lavori avviati della Superautostrada Pedemontana Veneta, il 4 febbraio scorso ha fatto istanza di accesso agli atti al commissario straordinario. Egli ha opposto un ulteriore diniego all'accesso agli atti.

La richiesta era finalizzata a sostenere il ricorso ancora pendente e in fase di sentenza sull'inesistente emergenza e sull'illegittimità del commissario e dei suoi provvedimenti. Esso fu proposto al Tar del Lazio nel 2010 e la richiesta è stata fatta in previsione delle fasi che potranno svolgersi presso il Consiglio di Stato. Inoltre si proponeva la verifica del deposito della cauzione di cui all'art. 113 del D.lgs.n. 163-2006, la cui mancanza potrebbe prevedere il blocco dei lavori immediato e la decadenza dell'affidamento. 
Presso il Genio Civile di Vicenza sempre il 4 febbraio, il parco del bassanese ha chiesto di avere copia degli atti relativi al fatto che a fronte della realizzazione delle opere idrauliche per la SPV, vi fosse stato il versamento del canone e del deposito cauzionale ad esse relativi. Alla base di questa richiesta vi sono motivi di tutela ambientale specifici, data l'incompatibilità di quest'opera con le finalità di tutela stabilite nelle delibere della Giunta Regionale del Veneto istitutive del parco rurale comprensoriale "Civiltà delle rogge".
Il diniego non è mancato anche a questa richiesta, allineando così l'operato del Genio Civile di Vicenza al metodo Vernizzi. In questo caso l'opera senza il versamento del canone e del deposito previsti per le opere idrauliche, la cui realizzazione è iniziata dopo sentenze ottenute al TAR Lazio, può configurarsi come illegittima sul piano ambientale e conseguentemente amministrativo, con un reale danno che il CoVePA con il parco ha segnalato alla Corte dei Conti. 
Quanto sia reale il danno si manifesta nella denuncia del presidente del parco rurale, magari non imminente ma non si possono aspettare gli eventi di un cantiere incapace di chiudere il finanziamento bancario e slittato di almeno 12 mesi. La realtà del danno è confermata dal fatto che nella risposta del dirigente responsabile, ing. Gianni Carlo Silvestrin, si indica, in tutta evidenza, che l'iter autorizzativo dell'opera non è stato concluso, cosa che può interpretarsi assumendo che l'opera non sia ancora autorizzata.

Leggi tutti gli articoli su: Silvano Vernizzi, Covepa, Carlo Silvestrin

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