Sprechi e speranza
Sabato 9 Marzo 2013 alle 10:36 | 0 commenti
C'è chi spreca,e questi sono  tanti anzi troppi come dimostrano le foto ai materiali sanitari abbandonati al vecchio ospedale di Schio senza che il direttore generale Daniela Carraro abbia sentito il bisogno, oltre che il dovere, di spiegare il perchè. Ma c'è anche chi, come Stefania Fochesato, presidente della Fondazione Città della Speranza, si dedica anima e corpo a sfondare i muri possenti della burocrazia che agevolano il malaffare ma ostacolano la beneficenza.
Stamattina lei era pronta ad accogliere con un sorriso riconoscente i rappresentanti rodigini di cittadini appassionati di musica che con una loro iniziativa hanno raccolto poco più di duemila euro, l'equivalente di due dei lettini abbandonati a Schio ...
Fochesato li ha ringraziati con un calore  molto più intenso di quanto richiedesse il suo ruolo ufficiale: «sono queste iniziative, piccole ma tantissime e spontanee, a darci non solo linfa vitale dal punto di vista economico ma anche e soprattutto una spinta in più a darci da fare per chi soffre e per i nostri ricercatori, che con i fondi europei, indipendenti dalle baronie locali, stiamo integrando con giovani italiani costretti a portare all'estero le loro grandi capacità .
E dopo i rodigini Stefania ha accompagnato in visita alla Torre della Speranza con l'architetto Giuseppe Clemente un gruppo di visitatori e di volontari, tra cui una mamma di un bambino del Vicentino salvato da questa eccellenza non solo padovana, ma italiana e internazionale, e poi si è soffermata a parlare di altri progetti dopo aver sottolineato che la Città sta decollando, nonostante qualche rececente e dannoso clamore negativo: «se si insinua il dubbio di ritardi, che non dipendono da noi ma dalla complessità dell'operazione e dalla burocrazia e che ora, comunque, non ci sono più si frena, magari, il flusso del 5% per mille e questo è un danno per tanti bambini, vorrei che lo capissero i media. Vorrei solo che verificassero con noi le notizie come hanno fatto quando ci hanno aiutato in occasione della nostra protesta per l'Imu da pagare, che come pure l'Iva, andrebbe comunque eliminata per fondazioni no profit come le nostre. Abbiamo sottratto dieci milioni ai nostri fondi solo per l'Iva. Quanti progetti avremmo potuto finanziare con quei soldi? Se ci fosse un governo, questo gli chiederemmo subito».
Cara Daniela Carraro, se vuole, incontri Stefania Fochesato, che ora sta ricevendo una maglia per i piccoli pazienti autografata da Roberto Baggio, che verrà messa all'asta per beneficenza, ovviamente, e che poi andrà a Padova - Vicenza non per tifare ma per promuovere raccolte di fondi per la ricerca per aiutare bambini che possono morire...
Forse  lei potrà darle quella carica in più che nasce dal fare per il bene comune. Comune, non dei soliti che la magistratura ora vuole rendere noti.
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