Solidarietà al collega del GdV, alla Valbruna e a Monti
Mercoledi 10 Aprile 2013 alle 22:51 | non commentabile
«C´è stato anche il botta e risposta tra il sindaco Variati e la consigliera comunale della Lega, Sabrina Bastianello sul ruolo di Regina Rossa, di cui Jacopo Bulgarini d´Elci è socio», inizia così la cronaca letta oggi su Il Giornale di Vicenza del collega che si firma Ni. Ne. e a cui va tutta la solidarietà del network indipendente di VicenzaPiù.
Siamo solidali con Ni. Ne. perchè, da professionista stimato e capace qual è, ha riportato correttamente il caso Bulgarini, che anche oggi ha continuato a tenere banco, salvo non (poter) scrivere sul suo giornale, ancora restio a convivere quotidianamente con un controcanto indipendente come il nostro, che la grave denuncia di Bastianello nasce da VicenzaPiu.com, come tante altre e non solo su Palazzo Trissino, ignorate dal GdV. La fonte del caso l'ha messa nero su bianco la consigliera comunale nella sua domanda di attualità , l'ha ricordata correttamente il sindaco nella sua pur stizzita replica di ieri in Consiglio comunale e Ni. Ne. l'ha conosciuta in diretta. Solidarietà , quindi, a Ni. Ne., di cui omettiamo il nome completo. Per rispetto e non per censura.
Solidarietà VicenzaPiù la esprime anche alla Valbruna e, insieme, ai lavoratori del gruppo della famiglia Amenduni, con alcuni di loro già in mobilità , perché (lo scrive nelle pagine di economia, ma non anche di cronaca, Il Giornale di Vicenza, fonte che noi ... riportiamo) «il gruppo Valbruna, della famiglia Amenduni, ha concluso, lo scorso fine settimana, l´operazione che ha portato alla cessione della controllata Bfe (società leader internazionale nella produzione di valvole in acciaio forgiato, in acciaio fuso e di raccordi in acciaio forgiato) agli americani già loro soci di Bonney Forge Corporation ...) ... Bfe ... è stata complessivamente valutata quasi 200 milioni di euro, ovvero una cifra quasi 10 volte superiore all´ebitda di 20 milioni fatto registrare a fine 2012».
La cessione di un'azienda che realizza buoni utili fa, quindi, pensare che l'operazione sia nata dal dover far cassa per i problemi del settore dell'acciaio in cui opera da leader il gruppo Amenduni che, tra l'altro, deve far i conti anche con il probabile azzeramento del valore del suo 10% nella Ilva di Taranto.
La solidarietà si accompagna alla speranza che i 200 milioni servano a rilanciare le attività industriali e a sostenere l'occupazione e non a foraggiare le operazioni e le ambizioni finanziarie degli Amenduni intorno alle Generali che vedono in primo piano la loro Ferak, di fatto il terzo azionista, ma senza peso politico. Alla vicentina e al solito.
Ma la solidarietà più grande di VicenzaPiù va al professor Mario Monti e ai poteri, tra cui quelli del supremo Colle, che lo hanno scelto per guidare l'Italia fuori dal disastro.
Siamo solidali con lui non certo per la sua sonora sconfitta elettorale, visto che il popolo è sovrano (qualche volta ancora), ma perché, mentre tanti paesi europei e non stanno agganciando la ripresa, noi non ci riusciamo nonostante i suoi miracolosi provvedimenti "salva ... Germania". E perchè, mentre gli Usa hanno recuperato tutto quello che la loro Borsa aveva perso dal 2007 in poi, le nostre aziende quotate a Milano sono crollate così tanto, per i suoi decreti di "decrescita (in)felice", che chiunque le può comprare (vedi Bfe della Valbruna) con pochi spiccioli impoverendoci ulteriormente.
Se, poi, aggiungiamo che lo spread è sceso così tanto in un mese senza governo eletto e con quello di Monti autorizzato solo alla gestione ordinaria, c'è da far impallidire i suoi risultati in un anno intero di "vi spiego io come fare".
Come non essere solidali, quindi, col prof Monti, che dopo un anno di sforzi, da bravo contabile per quelle banche per cui pure lavorano tanti altri ragionieri come lui, è stato bocciato, oltre che dagli elettori, anche dai suoi "amici mercati"?
Povero Monti, allora. Povero lui che dovrà concludere la sua vita da misero senatore a vita! Per grazia ricevuta.