Sistri, le preoccupazioni del CNA Vicenza sulla tracciabilità dei rifiuti pericolosi
Giovedi 31 Luglio 2014 alle 16:06 | 0 commenti
CNA Vicenza - Sono ancora molte le preoccupazioni che pesano sul mondo delle imprese riguardo al Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi. Dopo il decreto ministeriale dello scorso aprile, che ha accolto la richiesta di CNA di esclusione dal SISTRI, dei piccoli produttori di rifiuti fino a 10 dipendenti, sono emersi nuovi elementi, anche giudiziari, che rendono ancora più evidenti le forti anomalie di questo sistema.
"Per le imprese ancora obbligate al Sistri permangono tutte le criticità fino ad oggi evidenziate" dichiara il Responsabile Sicurezza e Ambiente di CNA Vicenza, Enrico Storti, "Dopo circa 20 interventi legislativi in 6 anni, le gravi lacune tecniche, procedurali e normative connesse al sistema non sono ancora state superate". Nonostante ciò, e nonostante le numerose sollecitazioni della CNA, ad oggi il Ministero non ha adottato le necessarie soluzioni, anzi proprio a inizio settimana è stato approvato in Commissioni Industria e Ambiente del Senato l'emendamento che proroga a fine 2015 il contratto tra Ministero dell'Ambiente e Selex per la realizzazione e la gestione del Sistri.
Dopo questi fatti la CNA ha svolto un indagine a livello nazionale per verificare, attraverso l'esperienza diretta delle imprese, l'efficacia di questo sistema e la sua capacità di cogliere gli obiettivi per i quali era stato istituito. Inoltre mercoledì 30 luglio il Presidente della Cna, Daniele Vaccarino, ha inviato una lettera aperta al Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, nella quale si legge tutto lo sconcerto per la situazione e per la proroga del contratto:
"Una decisione inaccettabile, che disattende tutte le promesse di risoluzione delle problematiche del sistema. Il mondo delle piccole imprese si aspetta un segnale chiaro da parte del Ministero. L'unica via percorribile per ridare credibilità all'obiettivo di tracciare efficacemente i rifiuti delle imprese è quella di mantenere l'attuale regime cartaceo e sospendere la piena operatività del Sistri. Diversamente verrebbe meno l'obiettivo primario di tracciabilità dei rifiuti pericolosi che la Cna da sempre sostiene con forte determinazione".
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