Sindacato studenti Padova: da ottobre meno posti letto nelle residenze Evil
Venerdi 6 Settembre 2013 alle 23:42 | 0 commenti
Sindacato degli Studenti di Padova  - Lo smantellamento del Diritto allo Studio continua inarrestabile: dopo quasi 10 anni di coperture ottimali, quest'anno a Padova non ci saranno abbastanza posti letto nelle Case dello Studente per tutti gli studenti che fanno domanda e ne hanno diritto! Allo stato attuale, dando un'occhiata alla graduatoria degli aventi diritto, le domande pervenute all'ESU ed accettate sono più di 900, ma i beneficiari di posto alloggio sono solo 477.
 La situazione peggiorerà ulteriormente fra qualche settimana, quando verranno aggiunte alla graduatoria le matricole che potevano fare domanda fino ad oggi. Il risultato finale di questa inefficienza sarà drammatico: molto probabilmente, oltre 250 studenti capaci, meritevoli ed economicamente deboli, rimarranno senza posto letto.
In un solo anno la disponibilità degli alloggi nelle residenze universitarie è calata da 900 a 650 posti, ovvero un drastico taglio del 28%. Questo è dovuto alla progressiva chiusura degli studentati Carli, Facciolati, Tartaglia, Meneghetti e San Silvestro (Vicenza). Se analizziamo più a fondo questi dati, risulta che la capienza massima delle residenze ESU potrebbe essere molto superiore, arrivando a disporre un potenziale di 1031 posti, che confrontati con i 650 attuali risultano in una decurtazione che sfiora il 40%.
Si tratta di un ennesimo attacco al Diritto allo Studio, e, come Sindacato degli Studenti, ci esprimiamo sottolineando la gravità di questa situazione, che va a colpire lo studente proprio sul tema dell'abitare, tanto discusso in questo periodo con l'introduzione della Service Tax.
Non possiamo accettare in silenzio l'ennesimo attacco ai nostri diritti, che si va a collocare in un
contesto di scelte effettuate dalla Regione Veneto negli ultimi anni, che vanno sempre e comunque a pesare sugli studenti. Infatti, per quanto concerne le borse di studio, sebbene i fondi per il 2012/2013 siano arrivati in Regione dal Ministero il 23 luglio, i soldi dovuti agli studenti sono fermi per il Patto di Stabilità , accumulando, allo stato attuale, un ritardo di un anno per la consegna della borse.
Inoltre, il Commissario straordinario dell'ESU Rocco Bordin, ha portato avanti a maggio un aumento delle tariffe di ristorazione del 10%, mentre ad agosto ha avvallato una serie di manovre della giunta regionale che determinano un aumento totale del 13% che va a colpire tutte le tariffe, compresa la A che tutela i capaci, meritevoli e privi di mezzi, per altro condividendo le imbarazzanti dichiarazioni dell'Assessore Donazzan che afferma che le proteste degli studenti sono "assurde" per "soli" 50 centesimi in più. La ragione principale di tutte queste problematiche è indiscutibilmente legata alla sospensione della democrazia che da anni vede protagonista l'ESU di Padova. Il commissariamento, dovuto all'incapacità della giunta regionale di trovare un accordo tra le diverse parti politiche, e il
mancato dialogo con l'Università di Padova, impediscono di fatto la costituzione di un Consiglio di Amministrazione e la reale rappresentatività dei soggetti che ne fanno parte. Tutto ciò ha ormai superato ogni limite e non può più essere accettato. Ribadiamo con forza la necessità di rendere legittimo il luogo decisionale di questo Ente, all'interno del quale vengono discussi e modificati i servizi che stanno alla base della vita universitaria degli studenti.
Per questo chiediamo che la Regione rispetti l'ordinario iter burocratico e bandisca immediatamente il posto per la Presidenza dell'ESU di Padova, confrontandosi serenamente con gli studenti e l'Università .
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