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Sindacato Studenti e Zoe Lab fa il punto sulle borse di studio nelle università venete

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 4 Luglio 2013 alle 21:19 | 0 commenti

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Sindacato degli Studenti, Zoe Lab - Oggi, 4 luglio, Il Sindacato degli Studenti (Padova), Zoe Lab (IUAV) e L.i.s.c. (Ca' Foscari) sono stati ricevuti e auditi alla VI commissione del Consiglio Regionale del Veneto, per portare nuovamente all'attenzione il problema di migliaia di studenti universitari capaci e meritevoli, ma privi di mezzi, che stanno attendendo da ormai un anno quello che spetta loro per diritto: la borsa di studio. 

Da qualche anno i fondi statali inviati dal Ministero alla Regione rimangono bloccati per svariati mesi senza di fatto essere erogati agli Atenei veneti; di conseguenza non possono essere pagate le borse di studio agli studenti idonei e vincitori del bando.
Per quanto riguarda le borse di studio 2011/12, il capitolo viene considerato chiuso dalla Regione, visto che, grazie alle nostre proteste, le ultime risorse sono già state liquidate per un totale di 16,8 milioni di € alle Università, che stanno provvedendo alla istribuzione. La copertura si fermerà all'82,59% degli aventi diritto e, per il momento, la Regione non ha intenzione di integrare le risorse con altri fondi. In relazione alle borse di studio 2012/13, sappiamo che nell'ultimo bilancio regionale sono stati stanziati inizialmente 4.166.346,00 €, aumentati poi per il riparto del fondo 2013 a 15 milioni. Di questi, i primi 4 milioni sono già nelle casse della Regione, e, dopo lunghe e continue sollecitazioni da parte nostra e degli studenti, con vari decreti regionali sono stati erogati alle Università del Veneto con dei pagamenti dilazionati per tutto il mese di giugno. Sappiamo che il transito dei pagamenti è lungo, ma contiamo che le borse verranno pagate entro l'estate, visto che ad oggi i fondi non sono ancora stati ricevuti dagli uffici degli Atenei.I rimanenti 11 milioni sono stati confermati con decreto ministeriale, ma devono ancora essere liquidati alla Regione. Purtroppo, i consiglieri regionali non sono in grado di stabilire delle tempistiche certe sul pagamento da parte del Ministero, ma possiamo darvi la certezza che la copertura delle borse di studio 2012/13 sarà totale. Anzi, ci sarà addirittura un avanzo di 153mila € che non è escluso possa andare a coprire parte degli idonei rimasti non beneficiari
delle graduatorie del 2011/12. Ma di questo se ne riparlerà quando i fondi saranno liquidati fino
all'ultimo centesimo. La scelta del quantitativo di fondi da erogare è meramente politica, ma oggi, nella Commissione c'è stato un lungo dibattito, che ha portato i consiglieri ed i dirigenti presenti a rispondere
concretamente punto per punto alle nostre richieste, che hanno visto portare alla luce alcune
problematiche di cui probabilmente non si parlava da tempo.
Sono stati fatti presenti alcuni punti in merito a:
• il contributo regionale agli ESU, che dopo i tagli degli ultimi anni si sono visti costretti ad aumentare le tariffe della mensa e a prevedere la chiusura di alcune Case dello Studente, se la situazione fosse peggiorata. Ad oggi, la Regione ci ha assicurato che questo fondo non verrà tagliato ulteriormente per quest'anno, permettendo agli ESU di non gravare ulteriormente sulle tasche degli studenti.
• il limite razzista che impone l'erogazione dei fondi solo fino al 3% per le matricole straniere. Questa normativa è stata introdotta solo dalla Regione Veneto svariati anni orsono, per ovviare al problema dell'impossibile controllo effettivo degli ISEE degli
studenti extra comunitari. In merito a questo si è sviluppata un'ampia discussione,poiché il limite non risolve il problema e va in evidente conflitto con la parità di diritti sancita dalla Costituzione e con il Testo Unico sul Diritto allo Studio (L. 68/2012).
Le nostre argomentazioni hanno incontrato diversi pareri, anche favorevoli, che andavano ad indebolire le posizioni di contrarie di altri. Il Presidente della commissione
ha poi ribadito che, non essendo questo il luogo adatto per parlarne, avrebbero fatto notare il problema nella giusta sede, non dandoci quindi una risposta concreta.
• le modifiche ai parametri ISEE che entreranno in vigore dal prossimo anno, che avranno come principale risultato un innalzamento generalizzato dei valori rispetto a
quelli attuali. Abbiamo chiesto alla Regione che tenga conto di questi cambiamenti nei bandi del prossimo anno, visto che questo, molto probabilmente, porterà all'esclusione di una notevole fascia di studenti dalla graduatoria.
• La nuova fasciazione ISEE della tassa regionale, approvata con il Progetto di legge n.361 della Giunta regionale, che è di fatto uno dei decreti attuativi della Legge n. 68/2012
in materia di Diritto allo Studio. Sebbene venga introdotto un sistema proporzionale, che
vede un pagamento differenziato a seconda del reddito, che va da 120,00 a 160,00 €, gli
scaglioni che determinano le fasce ISEE sono a dir poco ridicoli. Rispetto alla situazione
attuale, tutti gli studenti non idonei alla borsa di studio con un ISEE superiore a 15.093,53 € vedranno un aumento dell'importo. Dal valore ISEE 30.187,07 € non ci sarà alcuna distinzione, ponendo di fatto sullo stesso piano redditi medio-bassi con redditi medi e alti. Concretamente questa modifica non farà altro che aumentare il peso che hanno gli studenti nell'autofinanziamento del proprio Diritto allo Studio. Siamo soddisfatti di aver messo in discussione queste tematiche così importanti per noi studenti, ma spesso lasciate in secondo piano, e aver avuto un confronto concreto con uno degli organi che decide e deve garantire il nostro Diritto allo Studio
Ovviamente la battaglia non si ferma qui, perché il grave dato sulla copertura parziale del 2011/12 deriva da un mancato investimento diretto della Regione, che dovrebbe supplire alla mancanza dei fondi statali. Inoltre, l'ennesima situazione di "rimborso allo studio" causata sia dai tempi burocratici che da mere scelte politiche, non la accettiamo più e con l'incontro di oggi abbiamo nuovamente fatto capire l'urgenza di un diritto, che in quanto tale non può essere
secondo ad un altro.


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