Sindacato degli studenti: allarme borse di studio, ma c'è via di uscita
Martedi 10 Settembre 2013 alle 17:21 | 0 commenti
Il Sindacato degli Studenti di Padova  - Sta per concludersi l'anno e sul fronte delle borse di studio è tempo di contare i danni. Sono 1718 gli studenti idonei dell'Università degli Studi di Padova che non hanno ancora ricevuto la Borsa di Studio Regionale 2012/2013, una cifra enorme che riesce solo a far intuire il dramma di migliaia di famiglie per le quali questi fondi fanno la differenza tra la possibilità di pianificare il proprio futuro e l'incertezza economica.
Finora è stato coperto solo il 67% della graduatoria, della quale il 59% esclusivamente con i fondi derivati dalla Tassa Regionale per il Diritto allo Studio, imposta pagata direttamente dagli studenti con la tassa d'iscrizione all'Università . L'ultima assegnazione risale al 17 luglio scorso, in virtù della quale è stata sbloccata parte dei fondi ministeriali che la Regione aveva ricevuto in seguito alle continue sollecitazioni dei borsisti in attesa, la cui voce è stata fatta udire forte e chiara in diversi incontri e commissioni dai loro rappresentanti de Il Sindacato degli Studenti.
In data 23 luglio la Regione Veneto ha ricevuto dal Ministero l'acconto straordinario di € 11.338.002,11, vincolato per legge solo a questo capitolo di spesa, che tuttavia resta bloccato con la scusa del patto di stabilità . E, dopo un mese e mezzo, ancora tutto tace. Ad appesantire ulteriormente l'intero scenario si aggiungono i 508 studenti idonei alla borsa nel 2011/12 che vedono affievolirsi ogni giorno di più la speranza che i loro diritti vengano rispettati, finendo nella categoria incostituzionale dell'idoneo non beneficiario. C'è la possibilità di uscire da questa situazione di stallo che da ormai 3 anni si ripete,
attanagliando migliaia di studenti e le rispettive famiglie? La risposta è sì, e non risiede solo nel rivedere le priorità adottate nelle scelte politiche.
Confrontandoci con i rappresentanti degli studenti di altri Atenei nel Coordinamento Universitario di Link è emerso che diverse Regioni sono riuscite a ovviare in parte il problema agendo sul piano legislativo. Regioni come Toscana, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Trentino, Sicilia e Calabria hanno infatti svincolato l'introito derivato dalla Tassa Regionale per il Diritto allo Studio dal Patto di Stabilità , liberando di fatto l'erogazione della maggior parte delle borse da considerazioni di tipo politico o strumentale. Questa soluzione, inoltre, comporterebbe l'alleggerimento delle spese in capitolo, permettendo, appena giunti in possesso delle risorse, lo stanziamento immediato del fondo integrativo statale e regionale, con la conseguente erogazione di tutte le borse di studio.
Non c'è nulla che impedisca alla Regione Veneto di adottare questa disposizione, se non la volontà di farlo. Porteremo questa nostra proposta alla Commissione Regionale Coordinamento che si riunirÃ
giovedì 12 Settembre, attraverso il nostro rappresentante. Confidiamo che da questo confronto
possa emergere una posizione chiara da parte della Regione Veneto, perché non possiamo sopportare oltre questa situazione insostenibile.
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