Si è spento Rubin "Hurricane" Carter, pugile USA condannato a due ergastoli per errore
Lunedi 21 Aprile 2014 alle 10:38 | 0 commenti
Si è spento Rubin "Hurricane" Carter, pugile statunitense che, nel 1966, fu condannato a due ergastoli per un crimine che non aveva commesso. Fu liberato dopo 19 anni di carcere e completamente scagionato da qualsiasi accusa nel 1988. Carter divenne un simbolo dell'ingiustizia dovuta alla discriminazione razziale. Una volta scarcerato, Rubin Carter continuò a operare a favore di chi era vittima di ingiustizie come quella che lui aveva subito. Dal 1993 al 2005, infatti, fu direttore esecutivo dell'Associazione per la Difesa dei Condannati per Errore (ADWC).
È bene ricordare Carter e la sua storia perché non è un caso isolato né un qualcosa legato a un passato che non esiste più. Ancora oggi, in paesi considerati democratici come gli Stati Uniti ci sono "errori" giudiziari dovuti a discriminazione e odio razziale. "Errori" che sono spesso dimenticati e taciuti dalla "grande informazione" nazionale e internazionale. "Errori" come quello che costringe l'attivista nativo americano Leonard Peltier a vivere in un carcere di massima sicurezza statunitense da 38 anni. Leonard Peltier, come avvenne per Rubin Carter, è stato condannato a due ergastoli senza possibilità di appello nonostante nuove prove lo scagionassero. Se la colpa di Carter fu quella di "avere la pelle nera", la colpa di Peltier è quella di essere un indiano d'America, impegnato nella difesa dei diritti del suo popolo.
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