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Pantano, Fim Cisl: serve l'autofinanziamento del sindacato 2.0 per una nuova era sindacale

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 31 Marzo 2013 alle 22:28 | 6 commenti

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Riceviamo da Massimo Pantano, FIM CISL Bassano, e pubblichiamo
Le recenti elezioni politiche hanno evidenziato un dato interessante. Secondo Ilvo Diamanti il 40% dei lavoratori dipendenti hanno votato Movimento 5 stelle. Questo è avvenuto nonostante molti ex sindacalisti siano stati candidati dai partiti tradizionali. Alcuni dei tanti (vecchi e nuovi) candidati non sono stati eletti. Spiccano i candidati proposti dalla FIOM nelle liste di Ingroia che non ha raggiunto nemmeno il quorum, mentre gli eletti nelle liste di SEL rappresentano meno del 3,0% del paese.

Come far combaciare questi risultati con la presunta maggioranza di rappresentanza FIOM nel mondo del lavoro (solo loro lo credono) è molto complicato, ma sono certo loro ci riusciranno.
Ma anche la CISL non può guardare a questi risultati senza trarne alcuni insegnamenti e alcuni suggerimenti sulla sua strategia recente.
In primo luogo, è evidente che gli italiani, lavoratori compresi, sono stanchi di una certa politica e la vogliono cambiare. Possiamo pensare, per analogia, che molti lavoratori siano anche stanchi di un certo modo di fare sindacato.
Personalmente credo che le urla di tanti sindacalisti e il silenzio di altri non siano graditi alla gente. Non credo vi sia la voglia di buttare tutto a mare (e nemmeno si deve) ma certo serve un cambiamento.
Le stantie regole del confronto sindacale nelle aziende e nella stanze di rappresentanza vanno sicuramente aggiornate. Un sindacato 2.0 dovrebbe, a mio parere ripensare la propria rappresentanza anche in chiave più aperta e meno strutturata del passato, insomma meno dedita a riti anacronistici.
A partire dal sistema del tesseramento, che dovrebbe alleggerirsi ed aprirsi a forme di contribuzione più leggera ed occasionale. La sua trasparenza poi dovrebbe essere totale, certificata e pubblica. Sui riti tanto cari a pochi, non è possibile che in alcuni casi si vada a fare assemblee in 4 sindacalisti di 4 sindacati diversi in aziende di 8 dipendenti. E' uno spreco di risorse e di tempo. Spesso per dire esattamente le stesse cose.
Certo, oltre alle regole diverse servono anche sindacalisti più professionali. Troppo spesso ci troviamo a smentire le affermazioni di colleghi di altri sindacati poco informati o "non formati" al ruolo di rappresentanza, che un sindacato moderno deve avere. Rappresentanza che va definita, spero presto, con un accordo tra le parti sociali.
Credo poi che talune iniziative che disabituano la gente alla responsabilità debbano essere abbandonate. Ad esempio: dire alla gente che si accettano solo le parti positive dei contratti (come sta facendo la FIOM in questi giorni) non è forse portare acqua al mulino di coloro che sono contro solo perché non vogliono contribuire? Che differenza c'è tra chi non vuole pagare le tasse ma vuole lo stato sociale funzionante e quei sindacati che invitano a prendere solo gli aumenti salariali e non i doveri contrattuali? Diranno che tutti devono votare è vero ma con quali regole?
Infine credo che nel sindacato 2.0 ci debba essere la piena assunzione di responsabilità delle organizzazioni sindacali rinunciando anche ai distacchi retribuiti, soprattutto se questi vengono dalla pubblica amministrazione.
Il sindacato autonomo non è quello che non dialoga con i partiti e la politica ma è quel sindacato che vive dei contributi sindacali che i lavoratori LIBERAMENTE sottoscrivono a favore del LORO sindacato.
Anche noi del sindacato dobbiamo dare un esempio sulla falsa riga di quello che si sta discutendo in parlamento e nel paese. Se il finanziamento pubblico dei partiti è così odioso ed odiato dalla gente, l'autofinanziamento del sindacato è un passaggio importante di una nuova era sindacale. Era nella quale la CISL sta entrando decisamente anche attraverso una ristrutturazione interna che porterà a ridurre i livelli decisionali (come chiediamo ai governi abolendo provincie ed altro) e che porterà, spero, anche ad una nuova classe dirigente. Certo il rinnovamento parte anche dal rendere accessibili le posizioni di responsabilità ai nuovi sindacalisti, chiedendo ai più anziani di liberare spazi .
In questo senso spero che nel prossimo congresso nazionale della CISL, pur adeguando le età pensionabili dei sindacalisti (come prevede la normativa pensionistica) non si prolunghino i mandati di coloro che sono in scadenza. Tra questi vi sono anche persone di valore e di grande responsabilità, ma decisamente rappresentano il passato.


Commenti

Alberto Rigon
Inviato Martedi 2 Aprile 2013 alle 11:01

Una analisi lucida, coraggiosa e di grande prospettiva fatta da una persona che nel Sindacato ci lavora. Grazie a Massimo Pantano per questo contributo coerente. Ad averne in Italia, in Veneto, nella nostra provincia.
Alberto Rigon
Inviato Martedi 2 Aprile 2013 alle 11:02

Una analisi lucida, coraggiosa e di grande prospettiva fatta da una persona che nel Sindacato ci lavora. Grazie a Massimo Pantano per questo contributo coerente. Ad averne in Italia, in Veneto, nella nostra provincia.
Alberto Rigon
Inviato Martedi 2 Aprile 2013 alle 11:02

Una analisi lucida, coraggiosa e di grande prospettiva fatta da una persona che nel Sindacato ci lavora. Grazie a Massimo Pantano per questo contributo coerente. Ad averne in Italia, in Veneto, nella nostra provincia.
Alberto Rigon
Inviato Martedi 2 Aprile 2013 alle 11:02

Una analisi lucida, coraggiosa e di grande prospettiva fatta da una persona che nel Sindacato ci lavora. Grazie a Massimo Pantano per questo contributo coerente. Ad averne in Italia, in Veneto, nella nostra provincia.
Alberto Rigon
Inviato Martedi 2 Aprile 2013 alle 11:02

Una analisi lucida, coraggiosa e di grande prospettiva fatta da una persona che nel Sindacato ci lavora. Grazie a Massimo Pantano per questo contributo coerente. Ad averne in Italia, in Veneto, nella nostra provincia.
Alberto Rigon
Inviato Martedi 2 Aprile 2013 alle 11:03

Una analisi lucida, coraggiosa e di grande prospettiva fatta da una persona che nel Sindacato ci lavora. Grazie a Massimo Pantano per questo contributo coerente. Ad averne in Italia, in Veneto, nella nostra provincia.
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