Sentenza Dal Molin, i dubbi dei Comitati Veneti per l'Ambiente
Giovedi 9 Maggio 2013 alle 00:17 | 0 commenti
Comitati Veneti per l'Ambiente - La sentenza con cui sono stati condannati a 5 mesi, mediamente, i cittadini responsabili della protesta in Prefettura a Vicenza nel gennaio 2008 può essere ineccepibile sul piano formale rispetto alle leggi vigenti, ma potrebbe risultare un'ingiustizia rispetto all'osservanza sostanziale delle leggi dello Stato.
Si trattava di una protesta più che legittima e nonviolenta a difesa del territorio, contro una azione evidentemente illegale e dalle gravi conseguenze del Commissario governativo dott. Paolo Costa, che violava la legge dello stato con dolo.Â
Aveva infatti scritto al Ministro della Difesa Arturo Parisi che si doveva evitare la Valutazione di Impatto Ambientale sull'area Dal Molin, pena il rischio di fallimento del progetto.
Ora i fatti, tutti già allora scientificamente simulati e previsti, sono sotto gli occhi di tutti: la popolazione dell'intera città imbrogliata e sottoposta a rischio idrogeologico e di possibili allagamenti e le istituzioni umiliate.
I responsabili di questi gravi comportamenti continuano a imperversare impuniti, godendo di protezioni e immunità non dovute.
Non entriamo nel merito della sentenza, quanto nella inerzia della Magistratura rispetto alle illegalità che hanno accompagnato il progetto Dal Molin e ai tanti altri progetti delle "Grandi Opere" tuttora in corso.
Coordinamento Comitati cittadini di Vicenza, Beati i costruttori di pace, Ecoistituto del Veneto, Ass.AriaNova, MultiMediaRecord, Movimento dei Consumatori, AmicoAlbero.
Albino Bizzotto per Beati costruttori di Pace, Giancarlo Albera per Coordinamento Comitati, Michele Boato Ecoistituto
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