Quotidiano | Categorie: Sanità

Scuole di specializzazione medica, Crimì: con la riforma dureranno un anno in meno

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 4 Novembre 2013 alle 12:08 | 0 commenti

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On. Filippo Crimì, PD - "Finalmente la formazione medica italiana è al pari di quella degli altri stati europei." Grande soddisfazione per il deputato vicentino Filippo Crimì dopo l'approvazione dell'emendamento che ha presentato al Decreto Istruzione, in tema di formazione specialistica dei laureati in medicina.

"Differentemente dalle altre realtà dell'Unione Europea dove i corsi di specialità medica durano quattro o cinque anni, secondo i minimi stabiliti dalla stessa Comunità, in Italia le Scuole hanno una durata di cinque-sei anni. Questo fatto non solo si traduce in un ingresso più tardivo dei nostri specialisti nel mondo del  lavoro," - continua Crimì - "ma anche in una maggior spesa pubblica, con il risultato negativo che per risparmiare, come in questi anni, si taglia il numero di borse di studio da assegnare agli specializzandi, riducendo fortemente il numero dei futuri medici specializzati contrariamente alla forte esigenza di specialisti del Servizio Sanitario Nazionale. Per fermare questo processo fortemente dannoso al nostro Servizio Sanitario Nazionale, convinto che si debba anche riformare la spesa pubblica piuttosto che operare solo con tagli incondizionati, ho presentato l'emendamento che riduce la durata delle Scuole di specializzazione secondo gli standard europei,  e fa confluire il risparmio di spesa in un aumento del numero di borse di studio. Inoltre la riforma delle scuole di Specializzazione, demandata al Ministero,  renderà ancora più efficiente la preparazione dei nostri medici." - conclude Crimì -  "Ho fatto molto per far approvare il testo nella sua forma originaria, convincendo anche chi voleva rimettere in discussione l'emendamento per tentare di non rendere retroattiva la manovra; se fosse passata questa ipotesi ci saremmo trovati ancora per molti anni nella medesima situazione attuale, con un numero di specialisti insufficiente e senza intervenire immediatamente per rendere efficiente la spesa pubblica, cosa assolutamente necessaria vista la crisi economica attuale e la scarsità di finanziamenti pubblici disponibili.  L'approvazione dell'emendamento e le numerose e-mail che studenti in medicina e medici mi inviano da tutta Italia, ripagano l'impegno e la determinazione messi in campo in questi mesi per trovare una soluzione al problema e sono di stimolo per continuare a lavorare sodo.”


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