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Schio, termina la mostra "Oltre il sogno" con oltre 16.000 visitatori

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 14 Aprile 2016 alle 11:24 | 0 commenti

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Gruppo Pleiadi
Oltre il sogno: dal volo allo spazio ha chiuso i battenti mercoledì 30 marzo con oltre 16.000 visitatori e partecipanti. Solo la settimana di Pasqua ha registrato più di 2.000 visitatori. Un territorio che si è messo in mostra. La mostra, un’esperienza interattiva ed emozionale per scoprire i grandi traguardi dell’Uomo in tema di volo e di esplorazione spaziale, ideata e organizzata da Pleiadi in risposta alla volontà del Comune di Schio
 e del raggruppamento Schio-Thiene di Confindustria Vicenza e nata per valorizzare il Distretto della scienza e tecnologia, si è conclusa mercoledì 30 marzo dopo 90 giorni di apertura al pubblico: era stata infatti inaugurata il 17 dicembre 2015.

I “viaggiatori”, che hanno preso parte a questo viaggio nella storia, sono stati oltre 16.000, tra chi ha visitato la mostra e chi ha partecipato agli eventi. Il 20% dei visitatori provenivano da Schio, il 51% dalla provincia di Vicenza, il 24% dal resto del Veneto e altri visitatori da Trento, Brescia, Como, Ferrara, Roma, Bergamo, Bologna, Milano, Pisa, Perugia, Pordenone, Udine, Genova, Verbania e dall’estero, Francia, Olanda, Inghilterra, Irlanda, Porto Rico. Gli eventi sono stati 11 al Lanificio Conte che hanno coinvolto l’astronauta Maurizio Cheli, l’astronomo Roberto Ragazzoni, la pilota record del mondo Donatella Ricci, l’Aeronautica Militare, il designer Max Pinucci e Enrico Flamini e Vittorio Cotronei dell’Agenzia Spaziale Italiana. A questi si sono aggiunti 6 incontri d’orientamento per un totale di 1.700 ragazzi raggiunti in classe. La mostra, inoltre, si è proposta al mondo scuola con visite guidate e laboratori studiati per le diverse fasce d’età e l’argomento di interesse: volo, dinamica, pressione, telescopia, astronomia, gravità e alimentazione. Hanno visitato la mostra 108 classi per un totale di 1.810 alunni, con 64 laboratori svolti.
La mostra ha coinvolto numerosi partner a livello territoriale e nazionale del settore aerospaziale: 16 enti partner, tra cui l’Aeronautica Militare con la Rete Nazionale dei Musei Aeronautici, che ha preso vita proprio con questo progetto, e il Muse, l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, Thales Alenia Space, il CISAS, Genav e Officina Stellare; 9 enti patrocinatori, tra cui l’ASI, l’INAF, l’ENAC, la Regione del Veneto, il Miur Veneto, la Provincia di Vicenza, l’Università degli Studi di Padova, la Comunità montana Leogra Timonchio e la Fondazione Palazzo Festari. La mostra è stata inoltre inserita nel calendario delle celebrazioni per il Centenario della Prima guerra mondiale 2014/2018. Ha coinvolto 19 aziende sponsor (Forgital, Banca Alto Vicentino, Umana, Polidoro, Sottoriva, Ecozema, Ecor Research, Analisi, De Pretto Industrie, Pasubio Servizi, Alca Technology, Enea Works, Ruberti, Videotec, Officine Dal Zotto e il supporto di Famila, A&O e Emisfero). Il progetto ha unito in un unico luogo materiale proveniente da 21 prestatori per un totale di 80 pezzi esposti a cui si sono aggiunte 10 stazioni interattive. Per l’organizzazione sono state coinvolte oltre 160 persone. La mostra ha portato sicuramente un indotto positivo sul territorio, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista di comunicazione con una copertura quasi quotidiana su giornali, tv, radio e blog. A questa si aggiunge la comunicazione sui social network e in particolare su Facebook: la pagina ha raggiunto i 1.450 “mi piace” con una copertura della pagina fino a 10.304 persone e 23.483 interazioni tra click, like, commenti e condivisioni di post.
Oltre il sogno: dal volo allo spazio ha raccontato le attività produttive e innovative del territorio, che dal primato nell’industria tessile e laniera sono passate a una produzione a elevato contenuto tecnologico, basata sulla meccanica di precisione. Laura Dalla Vecchia, che con Armido Marana e Pietro Sottoriva rappresentano il Distretto della Scienza e Tecnologia, racconta che gli obiettivi erano principalmente due: quello di lavorare sull’immagine del Distretto e sulla sua conoscenza tra i cittadini e i giovani, professionisti di domani, e quello di creare una rete riconoscibile anche all’estero, una sorta di passaporto per aumentare la notorietà delle aziende. Il primo obiettivo si può ritenere raggiunto, il secondo invece è l’inizio di un percorso. «Uno strumento – continua la Dalla Vecchia - potrebbe essere individuato in un sito web che descriva il Distretto e la sua storia dal quale le aziende possano "linkare" alle loro singole pagine web. Sul territorio invece strumenti come la mostra e i convegni sono sicuramente utili».

Proprio con un occhio di riguardo per i giovani parla il Sindaco Valter Orsi che fa un bilancio di ciò che ha significato la mostra per il territorio: «gli scledensi hanno avuto la possibilità di aumentare la consapevolezza sulle eccellenze del tessuto produttivo nel quale vivono e di conseguenza l’orgoglio e l’amore per la propria città. Questo vale soprattutto per i numerosi giovani e studenti che hanno visitato la mostra. Superato il passaggio delicato dell’introduzione di un biglietto d’ingresso a fronte di una proposta culturale di alto livello la città ha risposto in modo positivo». Il Sindaco prosegue guardando al futuro e dice che il percorso di valorizzazione delle eccellenze continua e il tema affrontato prossimamente sarà sorprendente! «La mostra interattiva – conclude – è uno strumento innovativo, a cui danno un contributo sostanziale anche eventi e convegni».
«Per la nostra Confindustria – dichiara Paola Gasparini, presidente del Raggruppamento Schio-Thiene – la mostra è stata certamente importante e seria e è stata l’occasione per mettere in evidenza le eccellenze del territorio che normalmente non si conoscono. È un modello che merita di essere trasposto in scala più grande. La mostra, di indiscutibile bellezza, è uno strumento efficace, più fruibile e diretto per trasmettere ciò che le aziende fanno e spesso non comunicano».
Oltre il sogno è stata quindi una mostra che ha riaperto orizzonti e obiettivi che mai andrebbero trascurati, e l’ha fatto con la testa tra le nuvole – il sogno – ma i piedi ben saldi a terra – l’impresa. «La mostra – dichiara Gianni Perbellini di Pleiadi - è nata come una sfida dall’incontro con imprenditori di successo in un territorio ricco di eccellenze che aveva bisogno, tuttavia, di raccontarsi e mostrarsi orgoglioso nel proprio contesto e trasferirlo con entusiasmo anche oltre i confini. Questo è stato l’humus che ci ha consentito di dare il meglio di noi e mettere in campo quella rete di relazioni e quella capacità di sintetizzarle in strumenti interattivi che sono l’anima del metodo Pleiadi. È solo così che siamo riusciti a coinvolgere grandi e piccini in questa splendida mostra che tanto successo ha riscontrato». Un progetto triennale che si propone di proseguire con altre iniziative volte a indagare diversi ambiti della tecnologia e innovazione che si è sviluppata nel corso degli anni nel territorio che continua ad essere all’avanguardia a livello internazionale.




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