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"Schegge di Vangelo, da frammenti di morte a racconti di vita" è la mostra in occasione del Festival Biblico con le opere di Don Adriano Campiello

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 2 Maggio 2016 alle 15:08 | 0 commenti

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Museo Diocesano di Vicenza
Il tema del Festival Biblico 2016 è “Giustizia e pace si baceranno”, per cui il tema della pace legata alla giustizia si impone nella riflessione e negli incontri di quest’anno e il Museo Diocesano “Pietro G. Nonis” di Vicenza interviene con una mostra assolutamente unica e particolare. Don Adriano Campiello, attuale parroco di Castelvecchio e Cerealto, ha dedicato la sua vita a raccogliere schegge delle bombe che hanno seminato morte nel nostro territorio vicentino durante la Grande Guerra 1915-18. Da questi terribili mezzi di morte, grazie ad un genio artistico senza pari, ne ha ricavato delle scene evangeliche, che parlano di pace, di amore e di vita.

La mostra è stata presentata il 29 aprile alle ore 17:30 presso l’oratorio del Gonfalone (piazza Duomo, Vicenza) con interventi di mons. Gianni Trabacchin e del dott. Luca Trevisan.
La mostra è aperta dal 30 aprile al 5 di giugno 2016 con i seguenti orari:
dal 30 aprile al 25 maggio 2016
Giovedì, Venerdì e Sabato 15,00-18,00
Domenica 10,30-13,00 / 15,00-18,00
Lunedì, Martedì e Mercoledì, Chiuso
26-29 maggio, 2 e 5 giugno 2016
10,30-13,00 / 15,00-18,00
31 maggio, 1, 3 e 4 giugno2016
15,00-18,00
Per informazioni: Museo Diocesano (0444-226400)
Di seguito la riflessione artistica del dott. Luca Trevisan:
La vita dalla morte. La testimonianza di Cristo a partire dalla distruzione della guerra. In poche parole si può intendere il significato più intimo e profondo di una mostra lirica e struggente ad un tempo. Una mostra che nasce dalla sofferenza umana e ne interpreta tuttavia i percorsi di un’elevazione spirituale sostanziatasi nel messaggio poetico del materiale impiegato e del linguaggio adottato dallo scultore.
Il Museo Diocesano ha il piacere di ospitare all’interno dell’oratorio del Gonfalone, dal 29 aprile al 5 giugno, questa esposizione di sculture di don Adriano Campiello, amante della montagna, sensibile conoscitore dei fatti bellici e raccoglitore di un numero incalcolabile di oggetti della grande guerra, di schegge di granata e di bombe, pezzi di cannone e di fucile, elmi, reticolati di trincea ecc.
Queste testimonianze di guerra, di sofferenza, di morte non hanno però finito per esser ammassate, né musealizzate. Ma sono in un certo qual modo rinate a vita nuova, hanno parlato di un destino di pace con la forza dirompente di chi è stato protagonista di distruzione.
Raccolte queste schegge, Campiello le ha studiate, sentite, reinterpretate con la sensibilità dell’artista. E senza forgiarle, senza modificarle, le ha messo in dialogo tra loro, saldando quei frammenti e dando così vita a scene parlanti, a messaggi evangelici.
Ripercorriamo in questa mostra la storia della vita di Cristo, dall’Annunciazione, ai primi miracoli, alla Crocifissione e così via, come se ci scorresse davanti agli occhi un Vangelo per immagini. Ed è un messaggio, quello che Campiello ci propone, denso di significato, ricco di simbologie e, soprattutto, di forte impatto emotivo. Un racconto sublime che dall’informe prende forma e acquista senso, si fa intelligibile e immediatamente comunicativo grazie a una brillante essenzialità che informa l’intera produzione dell’artista.


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