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Hanno lanciato gravissime, e a prima vista documentate, accuse il "gruppo di pressione La Cordata" con Valter Orsi in testa ed il sindacato di base USB, rappresentato da Luc Thibault e Federico Martelletto,  in un conferenza stampa a Schio sulla nuova "segnalazione-esposto" (qui il documento, qui altre anomalie del pronto soccorso presentate alla stampa, ndr) alla Procura della Repubblica ed alla Presidenza della Repubblica sul nuovo ospedale di Santorso realizzato grazie a un Financing Project molto discusso e mai rivelato pubblicamente (nel "video documento" chi fa domande dietro la telecamera sono chi scrive e la collega Natalia Bandiera di Thiene Online). 

Se Thibault ha anche letto una lettera di un medico, che per timore vuol mantenere l'anonimato ma che  espone dubbi e lancia accuse sui disservizi e sui rischi per i pazienti che sarebbero presenti nella gestione medica dell'ospedale e delle sue apparecchiature, lui e Orsi lanciano strali contro tanti attori diretti e indiretti della vicenda.

In primis contro Daniela Carraro, che tra l'altro non avrebbe detto il vero sui costosi materiali "abbandonati" nel vecchio De Lellis, come da noi denunciato con foto, e ancora non utilizzati, neanche regalandoli in beneficenza, e  contro il clima di paura in cui vivrebbero i dipendenti che sanno, riferiscono ma non si espongono sui malfunzionamenti della struttura per paura di ritorsioni lavorative.

Ma anche contro "l'aggressione" che avrebbero subito alcuni sindacalisti della Usb, senza alcuna reazione pubblica da parte dei sindacati confederali a tutela dei diritti della democrazia ha sottolineato Federico Martelletto della usb («abbiamo parecchi iscritti a santorso, ma temiamo per rappresaglie»), da parte di personale del consorzio Summania che si è aggiudicato l'appalto e che ieri avrebbero strappato i loro volantini distribuiti e affissi per lo sciopero generale del 18 ottobre.

Ma la parte più amara della conferezna denuncia di oggi è quella che ha visto Orsi dire: «Abbiamo aspettato prima di preparare e inviare l'esposto, ma questo non sarebbe stato necessario se la Procura di Vicenza avesse proceduto d'ufficio, come non ci risulta abbia fatto, quando anche media come VicenzaPiù hanno denunciato e documentato certi fatti. Visto che questo non è avvenuto abbiamo raccolto molta documentazione e senza più aspettare che ne sia disponibile dell'altra, cosa che stiamo comunque facendo, abbiamo deciso di trasmetterla non solo alla procura berica, competente per territorio, ma anche a quella "superiore" di Venezia e al presidente della Repubblica perchè muovano finalmente le acque ferme e verifichino quanto stiamo denunciando»