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"Salva enti locali", Turetta: per errori dei funzionari ci sarà il taglio dei servizi comunali

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 6 Marzo 2014 alle 17:35 | 0 commenti

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Maria Teresa Turetta, Segreteria CUB Vicenza - Il decreto "salva enti locali", sempre se sarà approvato integralmente dal Parlamento, esclude “la restituzione di somme direttamente da parte dei lavoratori e non vi sarà alcuna riduzione dello stipendio per le progressioni acquisite negli anni scorsi.”, così scrive il sindaco ai dipendenti del Comune di Vicenza, omettendo di riportare tutta la parte più scomoda del decreto.

Ossia che il comune di Vicenza dovrà recuperare risorse per un valore dichiarato di circa 1,6 milioni di euro per errori di calcolo nella costituzione del Fondo salario accessorio, commessi dai dirigenti, tecnici e amministratori presenti a passati.  

Da dove le recupererà queste somme? Dalla contrattazione decentrata futura, oppure dal taglio di costi. Poco credibile la soluzione prospettata dall’assessore Zanetti di risparmiare tale cifra ricavandola da un uso più oculato della carta, più veritiere invece le dichiarazioni espresse dal sindaco che mette già le mani avanti e prospetta, in alcune interviste pubblicate dalla stampa locale, in modo chiaro il taglio di servizi comunali.

Gli errori di pochi e ben retribuiti funzionari e amministratori, quindi, saranno fatti pesare ai lavoratori e ai cittadini.

La CUB ritiene che le proteste forti dei dipendenti in piazza dei Signori e nei Palazzi istituzionali del mese scorso suonino come un campanello d’allarme per certa politica e per la casta in genere. I presenti e passati Governi hanno la responsabilità dell’impoverimento progressivo delle buste paga e dei diritti dei lavoratori. Tali politiche contro i lavoratori e i ceti medio bassi va fermata. Per tutti questi motivi e per le incertezze legate all’iter parlamentare del decreto “salva stipendi” la CUB di Vicenza non sospende lo stato di agitazione in comune di Vicenza e proprio in questi giorni  ha trasmesso la comunicazione di una nuova iniziativa di sciopero dell’orario straordinario che si concretizzerà formalmente dal 15 marzo a 13 aprile p.v.

Invitiamo i lavoratori a non garantire più servizi straordinari e pretendere sempre un ordine di servizio del proprio dirigente, dobbiamo far capire a tutti che la misura è colma e che siamo pronti a tornare in piazza per riprenderci quanto ci è stato finora tolto.


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