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Sale scommesse, PlanetWin365 si difende

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 2 Dicembre 2013 alle 14:52 | 0 commenti

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PlanetWin365 - Negli ultimi giorni diversi organi di informazione del Veneto, e più precisamente della provincia di Vicenza, hanno riportato notizie relative al sequestro di Centri Trasmissione Dati commercialmente collegati a PlanetWin365. Centri giuridicamente e legalmente indipendenti da PlanetWin365, che desidera comunque tutelare il proprio buon nome e difendere l’operatore dei centri in questione.

·        I CTD non svolgono la propria attività in modo clandestino. Sono tutti segnalati con apposite indicazioni e persino pubblicità;

·        I CTD commercialmente collegati a PlanetWin365 richiedono alle autorità competenti il rilascio delle autorizzazione ex art.88 Tulps, a testimonianza della volontà di operarare secondo le regole. Richiesta che, generalmente, non ottiene alcuna risposta dalle autorità discriminando l’attività imprenditoriale del centro;

·        L’attuale regolamentazione italiana dei giochi è già stata oggetto di profonde critiche in sede di Corte Europea di Giustizia, che ha più volte sottolineato l’esistenza di una netta discriminazione nei confronti degli operatori in possesso di regolari licenze rilasciate da altri paesi membri della UE;

·        Nonostante quanto riportato, PlanetWin365, in occasione dell’ultimo bando di gara, ha ottenuto una licenza dai Monopoli di Stato per operare in Italia;

·        I CTD commercialmente collegati a PlanetWin365 non svolgono alcuna tipologia di intermediazione, limitandosi a mettere a disposizione dell’utente un percorso telematico per la semplice trasmissione della giocata al bookmaker;

·        Il ruolo dei CTD nell’attività di controllo e contrasto a fenomeni di riciclaggio, è stato più volte sottolineato in sede europea. Recentemente è stato infatti richiesto il riconoscimento della figura di CTD anche nell’ordinamento italiano, chiamato così ad adeguarsi a quanto già avvenuto in altri paesi UE;

·        La chiusura dei CTD, oltre a sovraccaricare l’attività operativa delle forze dell’ordine e della magistratura, portando un aggravio di spesa per il contribuente, contribuisce alla perdita di un numero considerevole di posti lavoro.

Alla luce di queste considerazioni, e sulla base delle “Carta dei doveri del giornalista” (8 luglio 1993) e dell’art.8 della legge 47/1948, richiediamo il diritto alla replica in quanto risulta evidente la presenza nell’articolo in oggetto di contenuti lesivi dell’immagine di SKS365 Group GmbH e dei suoi affiliati.


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