Sale gioco, Variati promette battaglia
Mercoledi 17 Aprile 2013 alle 18:22 | 1 commenti
Variati 2013 - «Ieri una sentenza del Tar ha negato al Comune la possibilità di tutelare il territorio e la salute dei cittadini, annullando la validità del regolamento comunale per l'apertura di sale giochi e scommesse che ha l'obiettivo di limitare la proliferazione del gioco d'azzardo. Faremo ricorso al Consiglio di Stato perché si tratta di un pronunciamento inaccettabile». Così il sindaco di Vicenza Achille Variati interviene in merito alle sentenze con le quali ieri il Tar Veneto ha accolto i ricorsi delle ditte Adria Gaming e Romagna Giochi che gestiscono due attività in viale San Lazzaro.
«Il Tar dice che su queste materie è intervenuta la legge dello Stato a stabilire i principi a tutela della ludopatia – sottolinea Variati – Ma a smentire la tesi che il problema sia stato risolto da Roma è lo stesso Ministro della Salute, Renato Balduzzi, che lo scorso dicembre ha dichiarato: “Sono sconcertato per gli emendamenti notturni sul gioco d'azzardo patologico che sembrano invertire la direzione che il Governo ha avuto rispetto a questa questione di impatto enorme. Siamo in presenza di un assalto di questa o quella lobbyâ€. La nostra Amministrazione (come altri coraggiosi sindaci in tutta Italia, a prescindere dall'appartenenza politica) da tempo sta lottando contro la proliferazione del gioco d’azzardo che causa la ludopatia, la malattia dei “drogati del giocoâ€, una vera e propria piaga sociale che mette in ginocchio le famiglie in particolare durante la crisi. Il Governo di Roma ha ammesso la propria impotenza nel contrastare il gioco d'azzardo dominato da lobby e interessi fortissimi, ma allo stesso tempo nega ai sindaci i poteri per limitare un fenomeno molto pericoloso e mette i bastoni fra le ruote ai Comuni che vogliono tutelare la salute dei cittadini».
«Noi non ci stiamo – conclude Variati - e proseguiremo la battaglia per riaffermare il diritto e il dovere del Comune di regolamentare il proprio territorio per tutelare cittadini. Ci sono famiglie distrutte dalla ludopatia e altre che sono a forte rischio: ignorare questo dramma sociale sarebbe un atteggiamento vergognoso e imperdonabile».
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