Sabato escursione storico-pacifista sul Monte Civillina

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 12 Novembre 2013 alle 18:48 | 0 commenti

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PUNTO PACE PAX CHRISTI VICENZA - Sabato 16 novembre organizza un' escursione storico-pacifista sul Monte Civillina. La camminata durera’ quattro ore, con soste informative e formative: faranno da guida Roberto Mazzola e don Maurizio Mazzetto.

Per chi viene in autostrada: RITROVO AL CASELLO DI MONTECCHIO MAGGIORE (A4), ore 9

· Per gli altri: DALLA STRADA CHE DA VICENZA VA A RECOARO TERME, PRENDERE -DOPO

SAN QUIRICO E LA LOCALITÀ BONOMINI- L'INDICAZIONE PER ROVEGLIANA-MONTE

CIVILLINA

· PASSATE TRE CONTRADE, SI TROVA SULLA SINISTRA UN PICCOLO PARCHEGGIO, DA

CUI INIZIA IL PERCORSO

· APPUNTAMENTO - PER TUTTI - ALLA PARTENZA: ore 10

· LA CAMMINATA DURERA’ CIRCA QUATTRO ORE, CON LE SOSTE INFORMATIVE E

FORMATIVE

· CI FARANNO DA GUIDA ROBERTO MAZZOLA e DON MAURIZIO MAZZETTO

· SOLO IN CASO DI FORTI PIOGGE L’ESCURSIONE SARA’ RINVIATA

* Per ogni informazione rivolgersi a
Fabio Bassetto: 340.5983558 - [email protected]
o don Maurizio Mazzetto: 349.4537562 [email protected]

Prima Guerra Mondiale:
Civillina caposaldo della seconda linea di difesa
(a cura di Marco Cariolato e Rossato Nicola dell´istituto ITISVEM di Valdagno)
Con l´entrata in guerra, il 24 maggio 1915, Recoaro si trovò ad essere in prima linea nelle operazioni
contro l´Impero Austro-Ungarico. Del resto l´intera provincia di Vicenza fu dichiarata "Zona di Guerra”.
Assieme al passo del Pian delle Fugazze, anche i passi di Campogrosso e della Lora vennero considerati delle possibili vie di penetrazione verso la pianura e incominciarono subito i lavori per approntare delle inee difensive adeguate. Ciò divenne ancora più chiaro e urgente dopo che l´offensiva austriaca del 1916, per poco non fece crollare la linea difensiva italiana arrestandosi sulle ultime propaggini del Pasubio e a passo Boule, sul gruppo del Carega.
Una prima linea di difesa, con perno a Campogrosso, venne approntata lungo le creste del Sengio Alto
(Sisilla, Baffelan, Cornetto) raccordandosi con il Pasubio, a levante e dall´altro lato lungo le creste del
Fumante, il vallone di Campobrun, il Plische, il Tre Croci, lo Zevola, cima Campodavanti.
Fu prevista anche una seconda linea, in una zona più arretrata. Caposaldo di questa linea divenne il monte Civillina che, con la sua posizione centrale ed elevata di quasi duecento metri in più dei monti che arrivano fino a Staro, precludeva il passaggio nella valle dell´Agno e anche del Leogra raccordandosi con forte Maso, più a nord, e forte Enna sul lato opposto, sotto al Novegno.
Oggi, grazie ai lavori di ripristino e sistemazione è possibile visitare e cogliere gli aspetti salienti di quest´opera, per tanto tempo dimenticata, e rendersi conto della sua importanza strategica. Tutta la dorsale del monte Civillina è cosparsa di postazioni, trincee, nidi di mitragliatrice, anche in caverna, ricoveri in bunker.
Un sentiero someggiabile detto del "Sentinello” sale ripido con numerosi tornanti, a servizio e rifornimento della linea difensiva e da esso si dipartono numerose scalette e sentieri che portano ai vari manufatti, quasi tutti visitabili. Esso si raccorda in alto con la camionabile che salendo da fonte Civillina porta alla cresta (962 m.).
(* Durante la seconda guerra mondiale, dopo l´otto settembre del 1943, il monte Civillina fu un
frequentato luogo di passaggio e di rifugio per i partigiani. Contrada Alleare venne incendiata dai
nazifascisti perché ritenuta un luogo di appoggio della resistenza. Sulla parete fronte strada, a sinistra della fontana vi è una lapide di due partigiani, uno di origine francese, lì caduti).


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