Rossi, il segreto oscuro del Soccer Team
Mercoledi 18 Dicembre 2013 alle 19:32 | 0 commenti
Probabilmente non se ne è parlato abbastanza. Eppure nella finora stupefacente stagione giallorossa ha rappresentato l’uomo della sicurezza assoluta. Gianmaria Rossi è sempre stato ben difeso dai suoi compagni. Non si ottiene un risultato come 539 minuti senza subire gol senza il supporto di tutta la squadra in fase difensiva. Eppure c’è tanto del numero 1 in questi buoni risultati perché ogni qualvolta l’avversario di turno iniziava a creare i presupposti della pericolosità , ecco i guantoni di Rossi a metterci una pezza e a rasserenare gli animi di tutti. Cronisti compresi.
Può sembrare una battuta di spirito ma non lo è. Nel corso delle telecronache integrali a cura del sottoscritto delle partite del Bassano Calcio (in onda sul canale 193 o in streaming su SporTelevision), al Mercante come in trasferta, più di una volta siamo stati «costretti» dalle circostanze ad esaltare gli interventi di Rossi, interventi che all’apparenza potevano apparire normali ma che invece, realizzati in quel contesto e con quella determinazione, si sono rivelati decisivi nel rassicurare il resto della squadra. Si dice che uno dei compiti più rilevanti di un estremo difensore sia proprio trasmettere sicurezza e tranquillità al reparto, beh Gianmaria anche da questo punto di vista è uno dei cardini del Bassano di Mario Petrone, un acquisto azzecatissimo da parte di Werner Seeber.
Rossi, diventato papà di una splendida bambina solo qualche giorno fa, è uno dei giocatori più esperti della squadra. Con i suoi 27 anni è il terzo giocatore più «anziano» della rosa dietro a Berrettoni (32) e Pietribiasi (28) ma sicuramente non svetta in altezza per essere un portiere. Eppure una delle sue specialità , proprio come l’ex Vincenzo Grillo che da gennaio tornerà in pista con la Virtus Romano, sono le uscite in presa alta. Curiosamente ha sfidato i giallorossi in due occasioni: con la maglia del Ravenna (secondo match del Bassano in C1, 1 a 1 firmato La Grotteria) e Andria (la sciagurata sconfitta interna nell’anno della retrocessione).
Sabato (ore 14:30) al Mercante arriva il Santarcangelo per quella che è la sfida delle sfide a questo punto del campionato. Prima contro seconda, due tra le migliori difese a confronto, due formazioni dall’età media particolarmente bassa ma capaci, lavorando, di costruire un sogno.
«Il Santarcangelo sta facendo benissimo – conferma Rossi – è una squadra in salute come testimoniano le cinque vittorie consecutive con le quali arriveranno qui a Bassano e a cui è difficile fare gol (solo 8 le reti subite finora dai gialloblù. Eppure noi ce la giocheremo a viso aperto, se non fosse stato per quel gol subito a cinque minuti dalla fine a Meda saremo a pari punti con loro. Siamo fiduciosi».
Il gol del nerazzurro Scaccabarozzi ha interrotto un’imbattibilità che durava da 539 minuti…
«Se dovessi scegliere tra l’aver comunque vinto 2 a 1 o tra uno 0 a 0 che ci assegnava comunque un punto ma senza aver subito gol, avrei scelto la prima ipotesi. Non do tanta importanza a questo genere di cose perché quello che rimarrà sarà l’aver centrato o meno la salvezza che permette l’accesso alla serie C unica. All’interno del nostro spogliatoio teniamo molto di più a questo e a far tornare la voglia di rimanere nel calcio alla famiglia Rosso piuttosto che a record personali».
Eppure la possibilità per il Bassano di diventare campione d’inverno gusta e non poco al popolo giallorosso.
«Spero che vengano a vederci più tifosi possibile. In palio ci sono sempre tre punti e noi dall’interno non caricheremo di altri significati sfida col Santarcangelo altrimenti, essendo una questa squadra piuttosto giovane, rischiamo di perdere di vista il vero obiettivo. Però, per lo stesso motivo, avvertire l’entusiasmo della gente ci trasmette un’enorme carica, un sentimento positivo che non fa altro che vivere con ancor più piacere un momento così importante della stagione».
Foto Roberto BoscaÂ
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