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Rossi esalta la febbre da derby

Di Marco Polo Giovedi 27 Febbraio 2014 alle 19:56 | 0 commenti

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Ha fatto bene la squalifica a Gian Maria Rossi. Dopo essere stato appiedato dal giudice sportivo, l’estremo difensore è rientrato tirato a lucido, ha contribuito a ricompattare la difesa, ultimamente un po’ in sofferenza sui palloni alti, ed ora sprona la squadra a raggiungere un risultato che sarebbe storico. Il derby al Mercante con il Real Vicenza è una tappa fondamentale nella rincorsa al primo posto e potrebbe segnare il passo decisivo verso una promozione che è dietro l’angolo ma non ancora matematicamente agguantata. Per l’occasione la società vara prezzi agevolati.

Nell’ultimo turno contro il Bellaria i giallorossi non sono riusciti ad avere il classico approccio alla partita. In casa invece il Soccer Team è una garanzia sul piano della prestazione

«Noi cerchiamo sempre di partire imponendo il nostro gioco, è la prima preoccupazione del mister e di noi giocatori. A volte ci si riesce, a volte no –  come a Bellaria su un terreno di gioco particolarmente duro – perché magari gli avversari vengono a pressare alti. Noi inseguiamo fortissimamente la prestazione e ci riusciamo specialmente iniziando bene, con il piglio giusto, la giusta cattiveria. Sono d’accordo con te, il partire mettendo subito all’angolo l’avversario è una delle nostre caratteristiche principali».

 

Rossi, ormai il traguardo promozione è quasi raggiunto. Domenica è in programma il derby con il Real Vicenza. Sfida sentita, come ha detto anche il presidente Stefano Rosso, e per la quale sono state previste delle agevolazioni sul costo del biglietto (8 euro tribuna laterale, 5 per i ragazzi tra i 16 e i 25 anni, gratis fino a 16 anni). E tra i tifosi c’è sete di saziare la rivalità con Vicenza.

«Sappiamo che domenica ci attende un confronto molto difficile. Il Real è un’ottima squadra, ci militano ottimi giocatori. In più è un derby e noi ci teniamo davvero tanto a regalare una gioia particolare ai tifosi, alla società e alla proprietà. Speriamo che i bassanesi accorrano a darci una mano, vedere tanta gente allo stadio non può che farci bene e motivarci ancora di più»

 

Il Bassano capolista è una squadra coraggiosa ma equilibrata. Lo dimostra il fatto che non è in vetta né nella classifica dei gol fatti né in quella dei gol subiti eppure guarda tutti dall’alto in basso anche per quanto riguarda la differenza reti.

«Sicuramente raggiungere il maggior equilibrio possibile è fondamentale. Per vincere i campionati bisogna far gol e prenderne il meno possibile, è una banalità ma il segreto sta tutto qui. Lavoriamo molto per non concedere troppo pur imponendo il nostro gioco. Detta così sembra facile ma vi assicuro che per arrivarci bisogna lavorare tutti tantissimo».

 

Quella del Bassano è una delle migliori difese del torno. Con le tue arrabbiature e i tuoi richiami sei un elemento di riferimento per elevare la soglia di concentrazione della retroguardia giallorossa.

«Il merito di prendere relativamente pochi gol è di tutti. Dalle punte che fanno pressing ai difensori che sfidano gli attaccanti altrui. Il lavoro di squadra è essenziale. Poi beh, è normale per un portiere alzare la voce quando vede qualcosa che non va. D’altronde la nostra è una posizione privilegiata per giudicare ciò che sta avvenendo in campo. A volte lo faccio per tenermi e tenere i compagni sulla corda. Attenzione e concentrazione sono qualità essenziali soprattutto nel reparto arretrato». 

foto Roberto Bosca 

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