Quotidiano |

Ritardi pagamenti, Lorenzin: la legge non funziona nemmeno nel privato

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 10 Marzo 2014 alle 14:52 | 0 commenti

ArticleImage

Flavio Lorenzin, Presidente Apindustria Vicenza - E’ una triste constatazione, ma la procedura d’infrazione contro l’Italia avviata dalla Commissione UE per violazione della Direttiva europea sui ritardati pagamenti, potrebbe portare a qualche risultato. E’ amaro rilevare, però, come, ancora una volta, non sia stata posta la giusta attenzione all’inefficacia della normativa rispetto ai pagamenti nel settore privato.

E’ plausibile ipotizzare, infatti, che la procedura possa sortire qualche effetto nei rapporti verso la PA (dove i termini di pagamento - dal punto di vista normativo - sono inderogabili) mentre ci sono ben poche speranze sul versante privato. Quella dei ritardati pagamenti nel settore pubblico è una “piaga” inaccettabile, ma non meno pesante è la situazione nel settore privato dove la norma, come ha sempre sostenuto l’Associazione, è completamente inefficace. Come rileva una recente indagine condotta presso le proprie associate, nel 90% dei casi, il termine di 30 giorni previsto dalla Direttiva non è rispettato e, di questi, l’85% rileva una dilazione fra i 60 e i 120 giorni, ben oltre, quindi, i termini della Direttiva. A oltre un anno dall’entrata in vigore della nuova disciplina non stupisce quindi l’insuccesso delle nuove misure. I motivi li avevamo anticipatamente pronosticati. Da una parte i termini e gli interessi di mora (tranne poche eccezioni) sono derogabili, a patto che non siano gravemente iniqui ma l’iniquità non rappresenta un deterrente considerato che va accertata dal giudice e con i tempi della giustizia italiana (e vicentina in particolare), non rappresenta certo un deterrente.
Dall’altra, c’è l’elemento psicologico che si abbatte soprattutto sulla piccola e media impresa che non vuole o non può permettersi di creare un contenzioso con la controparte e che quindi si vede costretta ad accettare i tempi che gli sono imposti dalla parte più forte.
Infine a complicare la situazione e a proliferare inutili adempimenti, permane l’aberrante disciplina sulla responsabilità fiscale nel settore degli appalti e subappalti che autorizza il committente o l’appaltatore a sospendere i pagamenti se non riceve l’autocertificazione di regolarità nel versamento delle ritenute dei dipendenti. Son tutte situazioni nelle quali Apindustria Vicenza e Confimi impresa continueranno a battersi per far capire al legislatore l’urgenza di soluzioni che, anziché contrastare, agevolino il rispetto dei termini di pagamento, senza, peraltro, gravare sui bilanci dello Stato.

Leggi tutti gli articoli su: Apindustria, imprese, Apindustria Vicenza, Flavio Lorenzin

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Mercoledi 19 Dicembre 2018 alle 07:01 da kairos
In Mostra al Chiericati, Caterina Soprana (Commissione Cultura) risponde ai giovani del Pd: "realizzata a costo zero per il Comune"

Domenica 2 Dicembre 2018 alle 17:35 da Kaiser
In Mostre e eventi: due diverse concezioni non confrontabili ovunque e anche a Vicenza
Gli altri siti del nostro network