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Riordino vertici Ater, Toniolo: via i Cda e maggiore partecipazione dei Comuni

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 20 Giugno 2013 alle 21:27 | 0 commenti

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Gruppo PDL Consiglio regionale del Veneto - E' stata approvata dal Consiglio regionale del Veneto la proposta di legge del Popolo della Libertà sul riordino dei vertici Ater del Veneto di cui è primo firmatario il presidente della commissione Attività istituzionali, Costantino Toniolo. Si tratta del Progetto di legge n. 192 Modifiche alla legge regionale 9 marzo 1995, n. 10, "Norme per il riordinamento degli enti di edilizia residenziale pubblica", per la razionalizzazione e la riduzione delle spese degli apparati amministrativi.

Con questa legge si tagliano di fatto i Consigli di amministrazione delle sette Ater venete: “Il riferimento politico di questi organismi deve essere la giunta regionale. Il resto è una sovrastruttura”, rimarca il presidente Toniolo.

Non solo. Stando alla legge, basterà un solo revisore dei conti per provincia, mentre l'ente sarà affidato al direttore generale (che già peraltro esiste) della singola sede provinciale (nominato da palazzo Balbi), che altro non deve fare che eseguire gli ordini della Giunta regionale.

“Questo provvedimento vuole snellire degli organismi che nel tempo sono cresciuti troppo”, sottolinea Toniolo. “Con questa legge si sono tagliate 35 'careghe' e 14 revisori dei conti. Solo gli "stipendi" degli amministratori di nomina politica costano più di 600mila euro l'anno. A questi si aggiungono spese per rimborsi e servizi di cui usufruiscono i componenti dei CdA, in particolare i presidenti e i vice. In tutto si risparmierà circa un milione di euro l'anno, tutte risorse che saranno utilizzate direttamente e attivamente nei cantieri", afferma Toniolo.

Quanto alla tempistica la legge entrerà in vigore dopo la scadenza naturale dei cda: “Dobbiamo evitare eventuali contraccolpi. Non possiamo sottoporre la Regione a un’ondata di ricorsi. E questo, all’insegna della responsabilità”, rimarca Toniolo.

Il nuovo provvedimento mette in primo piano i sindaci nella delicata materia dell’edilizia popolare: in particolare i comuni avranno la possibilità di partecipare attivamente al processo di pianificazione delle attività delle Aziende territoriali. In tal senso viene costituita la conferenza dei sindaci a livello provinciale, convocata dal comune capoluogo di provincia. “I sindaci sono gli amministratori più vicini al territorio e quindi quelli più sensibili alle esigenze abitative della popolazione. Non potevamo prescindere dal loro ruolo”, conclude Toniolo.


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