Riordino Ater del Veneto, Toniolo: tagliate diverse cariche per ridurre i costi della politica
Martedi 16 Aprile 2013 alle 18:25 | 0 commenti
Costantino Toniolo, consigliere regionale Pdl - E' stata licenziata in prima Commissione la proposta di legge del Popolo della Libertà di cui è primo firmatario proprio il presidente della commissione Attività istituzionali, Costantino Toniolo. Si tratta del Progetto di legge n. 192 Modifiche alla legge regionale 9 marzo 1995, n. 10, "Norme per il riordinamento degli enti di edilizia residenziale pubblica", per la razionalizzazione e la riduzione delle spese degli apparati amministrativi.
"Abbiamo tagliato di fatto i Consigli di amministrazione delle sette Ater venete", afferma Toniolo subito dopo la seduta, "nell'intento che il riferimento politico sia la Giunta regionale e che i CdA siano superflui. Poi abbiamo ritenuto che basti un solo revisore dei conti per provincia e che l'ente venga affidato al direttore generale (che già esiste) della singola sede provinciale (nominato da palazzo Balbi), che altro non deve fare che eseguire gli ordini della Giunta regionale".Â
"Di fatto abbiamo tagliato 35 'careghe' politiche e 14 revisori dei conti", afferma il Presidente della prima commissione, "un segno tangibile della volontà espressa da questa maggioranza di riduzione dei costi della politica".
Secondo una stima infatti solo gli "stipendi" degli amministratori di nomina politica costano più di 600mila euro l'anno. A questi si aggiungono spese per rimborsi e servizi di cui usufruiscono i componenti dei CdA, in particolare i presidenti e i vice. In tutto (complessivamente nelle 7 Ater) si risparmierà circa un milione di euro l'anno. "Risorse che saranno utilizzate direttamente e attivamente nei cantieri", sottolinea Toniolo. "Sono una decina di appartamentini all'anno", afferma il consigliere vicentino, "poca roba, ma dobbiamo agire da formiche, non da cicale: è un nostro dovere!"
Da segnalare un emendamento accettato in commissione e proposto dal Presidente Toniolo che riguarda i comuni: "Abbiamo proposto di dare più spazio ai Sindaci dei paesi interessati all'edilizia popolare", spiega Toniolo, "in particolare i comuni avranno la possibilità di partecipare attivamente al processo di pianificazione delle attività delle Aziende territoriali di edilizia residenziale: viene costituita la conferenza dei sindaci a livello provinciale che viene convocata dal comune capoluogo di provincia".
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