Quotidiano | Categorie: Politica

Rifondazione solidale con la protesta all'inaugurazione dell'ospedale di Santorso

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 15 Novembre 2013 alle 16:49 | 0 commenti

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Antonella Zarantonello, Dipartimento sociale sanità disabilità PRC FDS Vicenza - Pensiamo da sempre  che questo ospedale costruito in Project Financing sia stato una scelta sciagurata dell'ex presidente della Regione Galan e di Lia Sartori sua persona di fiducia. Da molto tempo ormai si stanno mobilitando in molti, noi compresi, contro l'ospedale e soprattutto a sfavore dell'esoso costo del complesso, grazie al project financing.

Sono state raccolte di firme, fatte assemblee, manifestazioni e un esposto. Ricordiamo una manifestazione in particolare, molto importante, contro la vergogna del pagamento del parcheggio dell'ospedale che malgrado le promesse dell'Ulss di bloccarlo, gli utenti continuano a pagare.

Rifondazione Comunista condivide la protesta conto l'inaugurazione di questo complesso ospedaliero, che sta comportando gravi disaggi sia organizzativi del settore sanitario locale, sia economico, ma anche ai cittadini che si sono visti e si vedono chiudere presidi ospedalieri a favore dell'Ospedale dell'Alto Vicentino.

Riteniamo che il comportamento della Regione sia davvero vergognoso, ci sono disabili a cui stanno togliendo la possibilità di frequentare un centro diurno! altri a cui è in pericolo la vita indipendente, e altri cittadini ancora, che neppure si fanno più le analisi perché non sono nelle condizioni di pagare i ticket. I cittadini sono feriti e preoccupati da questa situazione.

E’ giunta l' ora di mobilitarci tutti per la sanità nel Veneto. La Regione e Zaia devono rinegoziare il progetto dell’ospedale di Santorso. Il cittadino non deve pagare al posto dei privati che ci guadagnano sul complesso.  La Regione e il Governo fanno finta di essere ciechi e sordi, e invece di intervenire nel sostentamento sociale e sanitario alle famiglie, preferiscono  costruire nuove scatole, opere faraoniche al posto di quelli esistenti e funzionanti, con la scusa di comprimere i costi di gestione. Eppure basterebbe  riorganizzare il settore sanitario anche tramite un processo lean, e abbassare gli stipendi dei manager, per poter ridurre i costi del sistema sanitario.

Un sacco di ospedali sono cantieri aperti e altri ne apriranno. Proprio in questi mesi  la Regione ha stanziato 60 milioni per l'ospedale unico di Montecchio /Arzignano. Cominciamo subito a dire che questo nuovo ospedale e tutti i nuovi, compresi gli ampliamenti, non devono più essere fatti attraverso il project financing. Possono essere potenziati o costruiti nuovi plessi, se necessari – a nostro parere non sono necessari -  ma non quando ci sono già di validi come quello di Arzignano e Lonigo.  Lasciateci gli ospedali esistenti, non costruitene altri e i soldi destinateli alla disabilità e  per nuovi posti letto.


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