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Luca Fantò, Segretario provinciale PSI Vicenza - Sono sempre più scure le nuvole che si addensano sulla scuola pubblica statale. Il PSI della provincia di Vicenza esprime la propria contrarietà sugli accorpamenti degli Istituti scolastici proposti nei giorni scorsi. Contrarietà alimentata dalle indiscrezioni che giungono da Roma e che sembrano prospettare, in ambito nazionale, ulteriori cancellazioni di scuole, a seguito della “revisione di spesa” che sta operando il Commissario incaricato dal Governo, Carlo Cottarelli.

Accorpamenti e soppressioni di Istituti scolastici, ben al di là di ottimizzare le risorse economiche, rappresentano un impoverimento di risorse umane in grado di determinare catastrofiche conseguenze sulla qualità dell’azione della nostra scuola pubblica.

La riduzione del personale pubblico, nella scuola e non solo, rappresenta il tipico strumento di contenimento del debito utilizzato dai Paesi a scarso sviluppo economico e sociale. Una condizione che il PSI vicentino teme stia coinvolgendo il nostro Paese, sempre più protagonista di dinamiche sociali che determinano la netta separazione in classi della società. Scuola di classe, giustizia di classe, sono solo due delle emergenze che si palesano in questi giorni.

E’ in atto un processo di involuzione sociale che i socialisti vicentini non possono accettare e che cercheranno di contrastare in maniera civile, democratica ma decisa.