Referendum svizzero anti-immigrazione, Bizzotto: lezione di democrazia
Mercoledi 26 Febbraio 2014 alle 14:18 | 0 commenti
On. Mara Bizzotto, Lega Nord - "La Svizzera ha dato una sonora lezione di democrazia all'Italia e all'Europa dimostrando a tutti che esiste ancora un Paese, quello elvetico, dove le decisioni vengono prese dal popolo, non dalle banche e dalla finanza internazionale". Lo dichiara l'europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, intervenendo al dibattito sul referendum svizzero anti-immigrazione, che si è svolto in occasione della seduta Plenaria del Parlamento Europeo.
"Il popolo svizzero decide democraticamente di difendersi dall'immigrazione di massa e di tutelare gli interessi della propria economia - aggiunge l'eurodeputata Bizzotto, promotrice dell'iniziativa che ha portato il Parlamento Europeo a discutere in seduta Plenaria la questione del referendum svizzero - Quello che è successo in Svizzera sia d'esempio al nostro Paese e serva da monito a questa Europa anti-democratica che si ostina a perseverare con le sue sballate politiche filo immigrazione: la gente non ne può più di dividere i già scarsi posti di lavoro a disposizione con gli immigrati"
"Fino a quando non ci sarà lavoro per i nostri disoccupati, anche in Italia l'arrivo di nuovi immigrati ed extracomunitari deve essere bloccato - afferma l'onorevole Bizzotto - Dobbiamo pensare prima ai 170mila Veneti senza lavoro, dobbiamo aiutare gli oltre 3 milioni di italiani disoccupati, non gli ultimi arrivati".
"L'ingresso incontrollato di immigrati ha poi pesanti ripercussioni anche sul nostro sistema di welfare e sui servizi sociali, perché come è già successo troppo volte, questa gente ha diritto a una serie di sussidi e benefici che saranno tolti e negati ai nostri cittadini - prosegue l'europarlamentare Bizzotto - Non si possono offrire cure sanitarie gratis agli immigrati comunitari che non hanno mai lavorato entro i confini nazionali e che non hanno mai pagato un solo euro di contributo, quando ci sono oltre 5 milioni di italiani che rinunciano a curarsi e non possono nemmeno permettersi di comprare le medicine di cui hanno bisogno".
"La Svizzera ci ha indicato chiaramente la strada da seguire per risollevare la nostra economia e ridurre una disoccupazione che ha raggiunto ormai livelli drammatici - osserva la Bizzotto - Stop all'arrivo di lavoratori stranieri nel nostro mercato del lavoro: questo deve fare uno Stato serio che ha a cuore gli interessi dei propri cittadini e della propria economia".
"Invito l'Europa a rivedere i termini della libera circolazione per tutti quegli Stati Membri che sperimentano una situazione occupazionale ben più drammatica di quella elvetica e che, come e più della Svizzera, si trovano a dover affrontare costi e conseguenze sociali di un'immigrazione fuori controllo - conclude Mara Bizzotto rivolta alla Commissione UE - Impariamo la lezione che il popolo svizzero ci ha impartito con questo referendum: ridiamo voce al popolo e rimettiamo al centro delle priorità le esigenze e gli interessi della nostra gente".
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