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Referendum i Radicali presentano i quesiti che riguardano i diritti, la vita, le libertà

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 8 Luglio 2013 alle 12:07 | 0 commenti

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Radicali Veneto - Servono 500mila firme per la presentazione dei Referendum per la Giustizia Giusta: dodici temi che riguardano i diritti, la vita, le libertà di decine di milioni di italiani. Si tratta di 12 referendum abrogativi nazionali per una nuova politica su immigrazione e droghe, contro l'abuso del carcere preventivo, per riformare la magistratura.

Introduzione della responsabilità civile dei magistrati e della separazione delle carriere; rientro nelle funzioni proprie dei magistrati fuori ruolo - per abolire una volta per tutte il finanziamento pubblico dei partiti e rivedere il sistema dell'8x1000, per il divorzio breve, per l'abolizione dell'ergastolo.

I Referendum si possono firmare presso le segreterie e gli uffici elettorali di tutti gli oltre 8.000 Comuni d’Italia.

Responsabilità civile dei giudici
Con questi due quesiti si intende rendere più agevole per il cittadino l’esercizio dell’azione civile risarcitoria (indiretta) nei confronti dei magistrati, e ciò anche per i danni da questi cagionati nell’attività di interpretazione delle norme di diritto o nella valutazione dei fatti e delle prove.
Magistrati fuori ruolo
Perché centinaia di magistrati dislocati nei vertici della Pubblica Amministrazione tornino alle loro funzioni originarie, così da smaltire l’enorme quantità di processi che si sono cumulati, destinati inesorabilmente a diventare carta straccia per prescrizione. Si intende porre un freno al fenomeno dei cosiddetti fuori ruolo, ai magistrati collocati presso gli uffici legislativi dei gabinetti ministeriali garantendo con ciò la separazione dei poteri ed eliminando la commistione tra magistratura e alta amministrazione.
Contro l'abuso della custodia cautelare
Attualmente migliaia di cittadini vengono arrestati e restano in carcere in attesa del processo per mesi in condizioni incivili. Il referendum vorrebbe che il carcere preventivo, cioé prima della sentenza di condanna, venisse applicato solo per reati gravi. Lo strumento della custodia cautelare in carcere ha subìto una radicale trasformazione: da istituto con funzione prettamente cautelare a forma anticipatoria della pena con evidente violazione del principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza. Con questo referendum si intende quindi limitare la possibilità di ricorrere al carcere prima di una sentenza definitiva.
Abolizione dell'ergastolo
Vogliamo sia applicata la Costituzione: "La detenzione deve avere, come finalità la rieducazione del condannato: è un principio di civiltà giuridica in clamorosa contraddizione con il carcere a vita e il 'fine pena mai'. Abolire il carcere a vita significa superare il concetto di pena come vendetta sociale. In molti Paesi europei e non solo europei, l’ergastolo non è previsto neppure come ipotesi. Quello che deve essere chiaro, al di là delle opinioni politiche e personali, è che la nostra Costituzione afferma che la pena deve tendere alla rieducazione del condannato. E il ‘fine pena mai’ è incompatibile con questo principio costituzionale.
Separazione delle carriere dei magistrati
E' un diritto del cittadino essere giudicato, come avviene in tutte le democrazie occidentali, da un 'giudice terzo', obiettivo e imparziale. Obiettività e imparzialità che si ottiene, come diceva Giovanni Falcone, solo separando le carriere del Pubblico Ministero e del Giudice. Il modello processuale del Giusto Processo imposto dall’art. 111 della Costituzione e proprio di ogni democrazia liberale, non può realizzarsi senza un giudice “terzo”, ossia realmente equidistante tra il Pubblico Ministero e il difensore.

Immigrazione: abrogazione delle norme che ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare
Per abrogare il reato di clandestinità, un reato aberrante che punisce una condizione anziché una condotta; e per eliminare quelle norme che incidono sulla clandestinazzazione e precarizzazione dei lavoratori migranti.
Divorzio breve

Per eliminare i tre anni di separazione obbligatoria prima di ottenere il divorzio. Vogliamo che si diminuisca il carico sociale e giudiziario che grava sui cittadini e sui tribunali in termini di costi e durata dei procedimenti.
Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille.

Per restituire l’effettiva libertà di scelta ai cittadini. Vogliamo che la quota relativa alle scelte non espresse sull’8xMille (attualmente più del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno, ridistribuita alle confessioni religiose) rimanga in capo al bilancio generale dello Stato.
Niente carcere per fatti di lieve entità della normativa sugli stupefacenti.

Per eliminare quelle norme che riempiono le carceri di consumatori. Vogliamo - essendo impossibile una vera legalizzazione, a causa di convenzioni internazionali stipulate dall’Italia - che sia evitata la pena detentiva per fatti di lieve entità, mentre resterebbe la sanzione penale pecuniaria.
Abolizione finanziamento pubblico partiti.

Per abolire il finanziamento pubblico dei partiti, attivato attraverso i cosiddetti “rimborsi elettorali” che hanno aggirato il voto plebiscitario dei cittadini nel 1993. Vogliamo che i partiti siano finanziati per la forza delle loro idee, e non in forza del loro potere.

http://www.referendumradicali.it/node

 

 

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