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Quote latte, Coldiretti: conti sbagliati? 2,4 miliardi di euro da restituire agli allevatori

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 18 Novembre 2013 alle 16:44 | 0 commenti

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Coldiretti Vicenza - Se veramente i conti sono sbagliati dovranno essere restituiti 2,4 miliardi di euro a tutti gli allevatori che hanno versato multe non dovute ed acquistato quote non necessarie. È gravissimo quanto emerso rispetto ad un’errata modalità di calcolo delle quote latte. “La stragrande maggioranza degli allevatori ha sempre avuto fiducia nello Stato ed ha investito risorse per rispettare le regole.

Se emergessero errori, i primi a dover essere tutelati e risarciti devono essere proprio quanti – sottolinea il presidente nazionale Coldiretti Roberto Moncalvo, cui si associa il presidente provinciale Martino Cerantola - hanno fatto sacrifici credendo nello Stato. La questione quote, che si trascina da quasi 30 anni, rischia, però, di far passare sotto silenzio i veri problemi degli allevamenti da latte che sono il prezzo, le contraffazioni e le importazioni anonime”. Oggi migliaia di stalle stanno chiudendo perché il prezzo riconosciuto dai trasformatori non riesce neanche a coprire i costi di produzione anche per effetto delle importazioni dall’estero di latte da “spacciare” come italiano. Tre litri di latte a lunga conservazione su quattro vengono dall’estero senza alcuna indicazione in etichetta come pure la metà delle mozzarelle in vendita in Italia. Negli ultimi tre anni è stato scongiurato il rischio multe per le quote latte perché la produzione nazionale è sempre rimasta sotto il tetto massimo assegnato dall’Unione Europea all’Italia, oltre il quale scatta il cosiddetto splafonamento e le sanzioni conseguenti. La questione quote latte è iniziata nel 1983 con l’assegnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori. All’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Il 1992 con la legge 468 poi il 2003 con la legge 119 e infine il 2009 con la legge 33, sono le tappe principali del difficile iter legislativo per l’applicazione delle quote latte in Italia. Degli attuali 38mila allevatori oggi in attività nel nostro Paese (erano 120mila nel 1996) sono solo un po’ più un migliaio quelli che devono alle casse dello Stato 1,7 miliardi di euro di multe maturate in questi ultimi anni. Molti allevatori si sono messi in regola in questi ultimi anni, 15mila hanno rateizzato con la legge 119 del 2003, per 350 milioni di euro, mentre altri 220 milioni di “multe” sono stati regolarmente pagati in questi ultimi 12 anni. Il presidente Martino Cerantola conclude: “chi ha sbagliato dovrà pagarne le conseguenze. Qualora gli allevatori non avessero splafonato, le multe dovranno essere restituite”.


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