Quotidiano | Categorie: Politica

Province, Toniolo: vanno eliminate, ma intanto hanno bisogno di una guida politica

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 4 Luglio 2013 alle 17:26 | 0 commenti

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Costantino Toniolo, consigliere regionale PDL - "Sono del parere che le Province a lungo andare debbano essere eliminate come enti, e le loro funzioni debbano essere redistribuite tra la Regione e i Comuni e/o le loro Unioni. Però a questo punto non ha senso rimanere nel limbo: questi enti esistono e funzionano e quindi abbisognano di una guida politica scelta democraticamente dal popolo!".

Lo afferma il Presidente della commissione affari istituzionali del Consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo, all'indomani della sentenza della Corte Costituzionale che afferma l'incostituzionalità della norma che trasforma le Amministrazioni in enti di secondo livello. "Già eravamo perplessi per l'istituzione di un ente 'snello' di secondo livello", spiega Toniolo, "perché in realtà lo scopo era e resta quello di tagliare le spese. Pertanto a mio avviso le Province andavano e vanno eliminate definitivamente. E per farlo ci vuole una normativa costituzionale che purtroppo prevede tempi parlamentari lunghi per la sua approvazione. E non può essere diversamente".

"Nel frattempo non possiamo temporeggiare", prosegue Toniolo: "una cosa è mantenere l'ente commissariato in attesa del nuovo corso, per breve tempo (come si stava facendo fino a ieri), un'altra mantenerlo nel limbo per almeno due o tre anni (come potrebbe succedere)!"

"Non possiamo permettercelo: questi enti secondo la normativa vigente hanno le loro funzioni e abbisognano di una rappresentanza politica, lo detta la Costituzione", afferma il presidente della commissione affari istituzionali di palazzo Ferro Fini, "pertanto ritengo che il Ministro degli interni debba procedere per l'indizione di nuove elezioni".

"Nel frattempo invito i nostri parlamentari a lavorare non per la riforma delle province, ma per la loro eliminazione", conclude Toniolo. "Le funzioni, le risorse , il patrimonio e il personale delle Amministrazioni provinciali verranno ripartiti comunque tra Regioni e Comuni. E necessario però che le Regioni siano più virtuose al fine di trasferire le risorse necessarie ai comuni per svolgere le quella parte di funzioni ed erogare quei servizi stabiliti. Come sappiamo ad oggi i Municipi versano in condizioni economiche molto difficili: non si può caricarli ulteriormente di lavoro senza trasferimenti economici corrispondenti".

"Nel caso del Veneto è evidente come il processo di aggregazione dei municipi sia in corso, grazie anche alle normative specifiche approvate in aula al Ferro Fini l'anno scorso", conclude Toniolo, "ecco allora che parte delle funzioni della Provincia possono essere passate ai grandi comuni uniti al loro hinterland (come i comuni capoluogo di provincia) e alle Unioni dei piccoli comuni sorte, e che sorgeranno, in territori omogenei".


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