Quotidiano | Categorie: Politica, trasporti

Progetto TAV a Vicenza, Rifondazione: è estremamente impattante

Di Edoardo Pepe Lunedi 5 Gennaio 2015 alle 18:56 | 0 commenti

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«Il progetto TAV a Vicenza presentato in Comune alla vigilia delle vacanze natalizie é un progetto estremamente impattante, con ricadute assai significative sulla società vicentina sia dal punto di vista economico, che ambientale. A noi appare assurdo ed insostenibile», è così che Roberto Fogagnoli esordisce in una nota sull'argomento TAV/TAC  .

Il segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista poi aggiunge: «il progetto comporterà sia costi normi, che nel corso del tempo lieviteranno, come sempre è accaduto, fino a giungere a somme imprevedibili ed impossibili per le casse pubbliche, sia nuove colate di cemento, senza però rispondere in alcun modo i bisogni della collettività ma anzi aggravandoli».

Con questo progetto., secondo Fogagnoli,  «si snatura il trasporto integrato regionale ed interregionale a vantaggio di un'ipotetica alta velocità, o alta capacità, accrescendo in tal modo un disservizio che grava già pesantemente sull'utenza, disservizio ché si potrebbe eliminare con una diversa politica dei trasporti, da attuarsi semplicemente nel ristrutturare e recuperare l'esistente che è stato abbandonato e dismesso scientificamente e colpevolmente»
Si prevede di costruire due nuove stazioni, sottolinea il dirigente di Rifondazione, «una in zona Fiera e l'altra nell'assai fragile e già devastata area di Borgo Berga ed inoltre si pensa di scavare un tunnel stradale sotto Monte Berico, un tunnel di circa un chilometro dove scorrerebbe anche un canale scolmatore dell'acqua del fiume Retrone».

Il progetto, che per Fogagnoli è stato «presentato con la solita storia dell'occasione da cogliere al volo ed in fretta, senza neanche dare il tempo alla cittadinanza di conoscerlo bene nei suoi aspetti principali e più rilevanti e poi potersi esprimere», pur essendo presentato come progetto di utilità pubblica e quindi sottoposto a gara d'appalto, «è già stato commissionato ad una ben nota ditta di costruttori il cui nome circola da decenni nelle varie commissioni provinciali e regionali: Salini Impregilo».
Se anche l'UNESCO è intervenuta chiedendo al sindaco Variati chiarimenti rispetto alle Ville Palladiane esistenti vicino alle aree interessate perchè forte è la preoccupazione che esse possano subire danneggiamenti, il segretario provinciale di PRC ritiene che il progetto «sia  inaccettabile nel merito e nel metodo e che sia fondamentale che i cittadini lo discutano, si esprimano, manifestino la loro opposizione, anche in occasione della prossima seduta del consiglio comunale prevista per il 12 gennaio.
Come PRC di Vicenza ci opponiamo fermamente alla logica delle grandi opere che, è ormai chiaro anche ai sassi, sono grandi solo per quanto riguarda i profitti delle aziende private che vi ci mettono sopra le mani. Noi riteniamo che ci sia bisogno di una politica completamente diversa per il nostro territorio, una politica che incentivi la cultura del trasporto pubblico, che difenda i diritti dei lavoratori e degli studenti pendolari e delle persone che vorrebbero viaggiare senza dovere usare forzatamente le auto private, una politica che incentivi la manutenzione dell'esistente e la salvaguardia dell'ambiente, opponendosi alle lobbies del cemento
».


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