Quotidiano | Categorie: Musica, Teatro

Progetto Lemming, inaugurazione sabato 9 maggio all'AB 23

Di Sara Girombelli Venerdi 8 Maggio 2015 alle 14:54 | 0 commenti

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L’AB 23 trasformato in un teatro senza poltrone per gli spettatori. È questa la sfida del Lemming e dell’amministrazione comunale. A partire da domani alle ore 19.30, sarà ufficialmente aperto il nuovo Teatro, che si propone di diventare in tre anni, secondo il direttore artistico Massimo Munaro, uno spazio di ricerca teatrale aperto a diversi artisti, non soltanto a quelli che fanno parte della compagnia.

Più che un’area per spettacoli aperta al pubblico, infatti, l’AB 23 dovrebbe essere uno spazio dove artisti da tutta italia potranno svolgere dei periodi di lavoro più o meno lunghi, alla ricerca di un modo nuovo di interagire tra spettatore e teatro stesso. La maggior parte delle esibizioni saranno svolte, poi, in altre location anche se non mancheranno esperienze immersive all’interno dello stesso AB 23. Al suo interno, infatti, è stata allestita una pedana di legno alta pochi centimetri, contornata da pannelli di stoffa nera per simulare le quinte di uno comune palcoscenico. Il pubblico, tuttavia, non siederà nella penombra tipica dei teatri classici, ma resterà in piedi, si sposterà o entrerà all’interno dell’area del palco. È il caso, ad esempio, del concerto “Musica del Tempo” per 20 spettatori previsto per martedì 12 maggio: un violoncello, accompagnato da un pianoforte, si esibirà per un pubblico munito di coperta e sdraiato accanto agli strumentisti, per un viaggio musicale molto suggestivo.

Il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci commenta: “L’intenzione è di creare un valore aggiunto per la città occupando uno spazio in disuso con un progetto originale. In precedenza c’era stato del malumore da parte degli altri enti teatrali, generato dalla preoccupazione di vedersi ridotti i fondi, già difficili da reperire per i progetti culturali. Tuttavia abbiamo avuto modo di parlare sia con le due altre grandi realtà cittadine, Theama e La Piccionaia, cui abbiamo già rinnovato i contratti nei rispettivi teatri. Da parte mia l’impegno è quello di incrementare le sovvenzioni, non il contrario”.

Il Lemming è una compagnia teatrale di ricerca, con un’offerta differente rispetto a quella delle altre realtà: lo spettacolo “L’Edipo dei mille” coinvolgerà molti giovani attori vicentini e consisterà in una performance teatrale diretta a un solo spettatore, ripetuta 10 volte al giorno per 10 giorni, in tre diverse location (il teatro AB 23, appunto, Palazzo Cordellina e la Basilica Palladiana). Lo spettatore parteciperà alla performance bendato, e sarà così obbligato a utilizzare gli altri sensi.  Un altro spettacolo, successivo, sarà la messa in scena di “Amore e Psiche” con una performance, questa volta, dedicata a due spettatori alla volta (un uomo e una donna). A settembre, invece, sarà in scena “Giulietta e Romeo”, spettacolo questa volta aperto a tutti.

I progetti sono molti e saranno molteplici anche gli workshop, come il bando di concorso per selezionare un gruppo di artisti under 35 e conceder loro uno spazio di lavoro all’interno dell’AB 23, consetndogli di crescere in tutti i sensi. “L’obiettivo del Lemming – spiega Munaro – è creare un centro per la ricerca teatrale che sia diffuso in tutta la regione e che sia internazionale, per permette l’accesso, spesso difficoltoso in Italia, di tecniche teatrali provenienti dall’estero”.

 

Comune di Vicenza  - Viene aperto ufficialmente sabato 9 maggio alle 19.30, dal vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci e dal direttore artistico del Teatro del Lemming Massimo Munaro, il nuovo spazio per la ricerca teatrale ad AB23, nella ex Chiesa dei SS. Ambrogio e Bellino (contra' S. Ambrogio, 23).

Le sede ospiterà a partire da martedì 12 maggio il primo evento del cartellone gestito dal Lemming.

All'interno del progetto di gestione di AB 23, che riapre come spazio di lavoro per laboratori, residenze e prove teatrali, il Lemming intende realizzare nel prossimo triennio in collaborazione con le diverse istituzioni e strutture teatrali del territorio una serie di attività fra cui una personale dei propri lavori, in un attraversamento dei diversi spazi teatrali ma anche storici della città; quindi un ciclo di ospitalità di artisti cittadini e regionali, nazionale e internazionali, realizzate nel segno delle residenze artistiche; infine un personale e originale metodo pedagogico, in parallelo a varie occasioni e momenti di approfondimento critico.

In particolare, la stagione 2015 inizierà con il “concerto scenico” MUSICHE DEL TEMPO all'interno della ventesima edizione di Vicenza Jazz (AB23, tutte le sere, alle ore 22, dal 12 al 15 maggio). Si tratta di un evento dedicato a soli 20 spettatori a replica (prenotazione obbligatoria al 328 6296220 - gli spettatori sono invitati a portare una coperta). Non si tratta per gli spettatori di assistere ad   un semplice concerto, quanto   piuttosto di esserne completamente immersi e di vivere così una piccola e intima esperienza.

Ma l'evento principale dell’offerta Lemming 2015 sarà la realizzazione della terza parte del progetto pedagogico-spettacolare L'EDIPO DEI MILLE (le prime due sono state presentate a Venezia e a Bassano del Grappa).

L’operazione consiste nel preparare, attraverso un’intensa attività laboratoriale, una ventina di allievi affinché possano eseguire EDIPO, lo spettacolo manifesto teatrale della Compagnia dedicato a un solo spettatore partecipante. Gli allievi, divisi in tre gruppi e guidati ciascuno da un attore del Lemming, realizzeranno lo spettacolo per 10 giorni consecutivi e in contemporanea in tre luoghi diversi di Vicenza: Palazzo Cordellina e la Basilica Palladiana, oltre ad AB23. Pensato per un solo spettatore a replica il lavoro finirà per coinvolgere così un totale di 300 spettatori, in un'esperienza straordinariamente emotiva e sensoriale. Tale evento sarà realizzato a luglio all'interno delle manifestazioni dell'estate vicentina.

In autunno, poi, sarà la volta di un altro lavoro storico del gruppo: AMORE E PSICHE - una favola per due spettatori. In questo caso  i due spettatori coinvolti, rigorosamente un uomo e una donna, avranno la straordinaria e irripetibile occasione di vivere il percorso iniziatico di Psiche, in un viaggio sensoriale all'interno dei meandri più inesplorati e straordinari del Teatro Olimpico.

Infine a dicembre il Lemming proporrà all'interno della Stagione I luoghi del contemporaneo del Teatro Comunale la sua più recente produzione: GIULIETTA E ROMEO - lettere dal mondo liquido.

Secondo movimento di una trilogia shakespeariana che il gruppo ha in animo di completare a breve, il lavoro, che si apre a una comunità di spettatori senza limitazione al numero di partecipanti, propone una rilettura radicale quanto attuale del mito dei due innamorati nati sotto contraria stella.

Ma con il Teatro Comunale il Lemming sta anche concordando la presenza di un artista internazionale da ospitare all'interno della programmazione stagionale, sul filo conduttore della ricerca scenica rivolta alla pratica di un teatro dello spettatore. 

Per quello che riguarda le residenze artistiche, il Lemming oltre a garantire ad AB23 un periodo di prove a due importanti ed affermati artisti vicentini quali Patricia Zanco e Thierry Parmentier , realizzerà   anche un bando per selezionare un giovane gruppo under 35 di Vicenza e provincia, cui offrire appunto una residenza artistica. 

Infine, sempre  in autunno ad AB23, il Lemming prenderà in residenza creativa il giovane gruppo italo-tedesco WELCOME PROJECT che successivamente presenterà uno Studio attorno alla sua nuova produzione dal titolo: INTIME FREMDE / Intimi Stranieri.

"Il Teatro del Lemming – ricorda Massimo Munaro -, si avvicina al trentesimo compleanno. E dopo quasi trent’anni di attività dedicata all’ospitalità e alla produzione della ricerca teatrale possiamo dirci oggi ancora entusiasti, davvero felici e orgogliosi di intraprendere questa nuova avventura vicentina. Per noi si tratta di un passo importante che sancisce nel concreto la nascita di un centro per la ricerca teatrale. Un Centro a cui noi aspiravamo da tempo e di cui il Veneto ha una cronica mancanza. In sinergia con le attività che realizziamo da anni al Teatro Studio di Rovigo, intendiamo infatti aprire AB23 alla città di Vicenza, ai suoi spettatori e ai suoi artisti, come spazio di lavoro per workshop, residenze, prove, incontri ed approfondimenti. Diventare col tempo un riferimento per quella ricerca teatrale che in Veneto stenta da sempre ad avere un riferimento preciso.

Non solo – sottolinea Munaro -, abbiamo anche l’ambizione di aprire spazi di incontro e scambio con artisti della scena europea, interrogando in particolare quelle pratiche legate al teatro dello spettatore che costituiscono oggi una tendenza sempre più importante della scena internazionale. Così, in questo triennio, oltre a presentare a Vicenza una personale dei nostri lavori, in un attraversamento dei diversi spazi teatrali ma anche storici della città, intendiamo anche realizzare, nel segno delle residenze artistiche, un ciclo di ospitalità di artisti cittadini e regionali, nazionali e internazionali. Tutto ciò, naturalmente, il più possibile in sinergia con le diverse istituzioni e strutture teatrali della città, che da anni fanno un lavoro meritorio. Ringrazio l'assessore Bulgarini d'Elci per avere accolto la nostra proposta, offrendoci questa straordinaria opportunità e, con lui, tutti coloro che lavorano nel settore cultura del Comune, che in questi mesi ci hanno aiutato operativamente ad arrivare a questa giornata di apertura di AB23».   

"Prende il via ufficialmente - ha commentato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci - una collaborazione nata dalla sintonia fra la nostra idea di teatro e quella da sempre alla base del lavoro del Lemming, una delle voci di spicco della nuova scena italiana nel campo dell’innovazione e della ricerca. Un tipo di teatro, questo, che è riduttivo definire “di narrazione” e che è piuttosto un “teatro dello spettatore” (come ama dire Munaro), capace peraltro di disegnare un originale percorso di rilettura del rapporto tra classico e contemporaneo.  Non potevamo dunque che accogliere con grande soddisfazione la richiesta giuntaci dalla storica compagnia rodigina di uno spazio in città dove continuare a fare ricerca, formazione, spettacolo, in una dimensione di restituzione e di laboratorio, e in sinergia con le altre forze del territorio. Del resto, Vicenza negli ultimi anni, grazie a scelte culturali forti e a investimenti economici rilevanti a sostegno dei teatri, dall'Olimpico al Comunale fino all'Astra e agli spazi più piccoli e indipendenti, è diventata un attrattore di esperienze che hanno fatto davvero la storia del teatro italiano. Questo nuovo innesto contribuirà a sua volta ad arricchire la scena vicentina, dando vita a un Centro di produzione per la ricerca teatrale a suo modo unico nel Veneto. Non occorre dire che il contributo economico concesso al Lemming non toglie alcuna risorsa agli altri operatori e alle realtà teatrali del territorio sostenute dal Comune. Anzi, sono fermamente convinto che la spinta del Lemming sarà davvero foriera di nuove energie, sotto tutti i punti di vista, per tutto il sistema teatrale della città". 


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