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Processo Jolly Rosso, Bettin risponde a Clini: ho difeso la mia città, non mi devo scusare

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 28 Giugno 2013 alle 14:41 | 0 commenti

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Gianfranco Bettin  - Vedo che, a proposito del processo che ha intentato contro di me e il settimanale l’Espresso sulla vicenda dei rifiuti tossici della Jolly Rosso smaltiti a Marghera, l’ex ministro Corrado Clini si lamenta per non aver mai ricevuto delle scuse. Personalmente, non penso di aver nulla di cui scusarmi con lui.

Io ho solo difeso la mia città, che rappresentavo come Prosindaco, e la mia regione, da consigliere regionale. Ho chiesto e cercato la verità su cosa avessimo respirato, su cosa sia finito nell’aria, nell’acqua, nella terra intorno a noi.

 

L’ho fatto con atti istituzionali, difendendo, nel contempo, la libertà di informazione e la libertà di espressione. E’ la Regione Veneto, per ignavia o sciatteria o altro, ad aver calpestato sé stessa e la propria dignità dimenticando l’art. 122, comma 4, della Costituzione, secondo il quale: “I consiglieri regionali non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni”.

Non si tratta di un privilegio, ma di un diritto/dovere a garanzia della piena rappresentanza della comunità a fronte di ogni prepotenza o intimidazione che la possa svuotare.

 

Gianfranco Bettin

 


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