Primo maggio, Ciambetti riflette su "gli utili idioti che mettono in scena la violenza"
Venerdi 2 Maggio 2014 alle 12:13 | 0 commenti
​​​​​​​Roberto Ciambetti, Assessore Regione Veneto - Chi usa il 1 maggio per mettere in scena la violenza, come è accaduto a Torino, non rappresenta nient’altro che la stupidità : l’estremismo è una malattia infantile e la violenza che esso esprime non ha nulla di politico e di positivo. Insomma, gli antagonisti torinesi sono solo degli utili idioti, per usare una espressione cara al linguaggio dei comunisti di un tempo.
Utili a chi?  Chiediamoci come facciano questi gruppi a crescere, svilupparsi, armarsi, organizzarsi senza che nessuno li contrasti: c’è chi per un tanko, di certo non pensato per far male a chicchessia, è finito in galera, e in galera sono finiti cittadini colpevoli di voler credere in uno stato diverso da quello in cui vivono ma che non avevano fatto male a nessuno.  Sono finiti in galera uomini come Franco Rocchetta, uomo leale ben disposto al dibattito con tutti ma che non rinuncia alle sue idee e al suo amore per la storia e identità veneta e del quale non si può sostenere che sia un violento, diversamente dagli antagonisti torinesi i quali non finiscono in galera, non vengono intercettati, né spiati,  non vengono controllati da uno spiegamento  di agenti, né finiscono per essere infiltrati da provocatori o spie, ma tornano utili, utilissima chi li usa. Come avrebbe detto Montanelli “la servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei serviâ€. Dove fossero i servi è facile da dirsi: a Torino non certo tra le file della Polizia, né tra i cittadini che partecipavano pacificamente alla manifestazione del 1 maggio.
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