Primato figlio di un eccezionale consapevolezza
Domenica 24 Novembre 2013 alle 20:24 | 0 commenti
Si respira serenità nella plancia del Mercante al termine del pareggio a reti bianche contro il Monza. Non è una cosa tanto comune al termine di una partita chiusa sul pareggio ma avuta in pungo dall’inizio alla fine. Eppure la consapevolezza di aver disputato una grande partita prevale sul rammarico della mancata vittoria. La strada è ancora lunga ma anche questa serenità mentale sarà una preziosa alleata nel corso di un campionato da tachicardia cronica.
Federico Furlan non si scompone mai, tranquillo ed equilibrato, l’FF7 giallorosso non si rode il fegato nei rimpianti: «Il calcio è fatto anche d’episodi – attacca Furlan – a volte una prestazione viene coronata dal successo o meno in base ad una deviazione più o meno marcata. Ad esempio il mio traversone per Maistrello. Se  la palla non fosse stata deviata all’ultimo... Il confine tra trionfo e pareggio è molto labile. Rimane il fatto che abbiamo creato parecchio e che abbiamo disputato una buonissima partita». Il pareggio ha determinato una diminuzione da +8 a +7 il vantaggio sul nono posto: «Sappiamo che nessuno può cullarsi sugli allori. Squadre blasonate come Spal e Mantova dovevano iniziare a fare punti prima o poi. Se davanti qualcuno rallenta è perché dietro iniziano a correre. Dobbiamo stare attenti. Da martedì ci rimetteremo sotto a preparare per bene il duello di Castiglione».
Sul versante opposto, Filippo Guccione, rimarca come sia mancata solo la rete: «Peccato per il mio palo, non è la mia specialità il colpo di testa però ci sono andato veramente vicino. Stessa sorte è toccata anche a Berrettoni. Anche con il Monza però abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti, non siamo primi per caso ma solo perché ogni allenamento ci diamo dentro e, grazie al mister, curiamo ogni singolo particolare. Essere primi fa piacere ma la corsa noi la facciamo sul nono posto, il resto conta relativamente».
Analisi petroniana. Mario Petrone non si deprime assolutamente per la mancata vittoria sul Monza. Ed è anche in vena di battute rispondendo ad una banale considerazione: «A volte si gioca male e si vince ed altre si gioca bene e si pareggia? Eh eh, speriamo di giocare presto male e vincere di nuovo». Poi si fa serio il tecnico del miracolo giallorosso: «Siamo soddisfatti, cercavamo la prestazione e l’abbiamo ottenuta, comportandoci bene anche in situazioni delicate. Abbiamo cercato la vittoria dall’inizio alla fine, purtroppo non abbiamo concretizzato. Il rammarico è che Pietribiasi abbia sofferto così tanto per una ginocchiata sulla coscia della gamba». La retroguardia ha concesso davvero poco agli avanti biancorossi: «Siamo stati aggressivi come squadra ed in particolare i quattro difensori meritano i complimenti perché sono stati perfetti, non hanno concesso nulla. Gli unici pericoli sono arrivati in seguito a rimpalli sfortunati. Concedere così poco ad una formazione come il Monza dà soddisfazione. Come essere usciti bene palla al piede, situazione su cui lavoriamo tanto in allenamento». Dalla difesa all’attacco. Maistrello ha finalmente lanciato segnali da giocatore completo: «Sono d’accordo. Il ragazzo è in crescita, dipende molto da lui e sembra averlo capito. La cosa importante è che si faccia trovare pronto, ma il discorso vale per tutti, perché avremmo molto bisogno di lui. Mi dispiace in particolare che sul traversone di Furlan Polenghi l’abbia deviata di un soffio perché Tommy aveva compiuto un grande movimento e avrebbe meritato di colpire quella palla. Ed ora commenteremo una vittoria».
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In copertina, uno stacco aereo di Filippo Guccione (foto Roberto Bosca)
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