Presentati oggi a Ca' Farsetti i dati dell'Osservatorio su Porto Marghera
Mercoledi 27 Marzo 2013 alle 16:04 | 0 commenti
Comune di Venezia - Non solo una fotografia della situazione attuale di Porto Marghera, ma uno strumento prezioso che ne registri i cambiamenti e aiuti a tracciarne la possibile evoluzione futura: è questo l"Osservatorio su Porto Marghera", l'indagine promossa da Comune di Venezia, Autorità portuale di Venezia ed Ente della Zona industriale di Porto Marghera, presentato oggi a Ca' Farsetti nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti l'assessore comunale alle Attività produttive, Antonio Paruzzolo, il presidente dell'Autorità portuale di Venezia, Paolo Costa e il presidente dell'Ente Zona industriale di Porto Marghera, Sergio Lucchi.
"È evidente - ha sottolineato l'assessore Paruzzolo - che l'area industriale di Porto Marghera ha concluso un ciclo di vita ed ha assoluto bisogno di iniziarne uno nuovo, basato su un nuovo tipo di industria, per scongiurare la de-industrializzazione e puntare invece ad una re-industrializzazione, verso la quale il Comune di Venezia ha fatto scelte forti. Di qui l'importanza dell'Osservatorio, frutto di una grande collaborazione tra enti ed istituzioni, che, sulla base di dati recenti ed aggiornati, ci permette di conoscere le dinamiche in atto nell'area industriale veneziana e di fare le scelte più opportune per darle nuovo slancio". I dati raccolti nella ricerca parlano infatti chiaramente di una realtà che negli ultimi anni si è profondamente trasformata: degli oltre 11mila occupati nell'area industriale veneziana di Marghera, il 36,77% lavora nelle tradizionali attività industriali (meccanica e chimica). Il restante 64,23% degli addetti è invece impiegato nei cosiddetti "Altri settori" (logistica, trasporti, pubbliche amministrazioni e attività professionali e di servizio alle imprese) nei quali, nel 1995, era impiegato solo il 5,97%. Non a caso dunque, dai questionari distribuiti alle imprese sulle motivazioni principali che inducono un'azienda a stabilirsi a Porto Marghera, la "prossimità al Porto di Venezia" e "l'accesso alle infrastrutture" risultano tra i maggiori vantaggi evidenziati proprio dalle aziende di logistica industriale integrata, che oggi rappresentano il settore verso cui si sta orientando la riconversione del sito.
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