Porto Marghera, assessore Farinea: conservare vocazione industriale e produttiva
Mercoledi 11 Settembre 2013 alle 18:44 | 0 commenti
Comune di Venezia  - L'assessore comunale allo Sviluppo Economico, Alfiero Farinea, ha inviato una nota in cui ribadisce la vocazione produttiva industriale di Porto Marghera, come previsto nel Piano di Assetto del Territorio, adottato dal Consiglio Comunale a gennaio di quest'anno.
"Da tempo il Comune di Venezia promuove e sostiene processi di riconversione industriale e di valorizzazione delle potenzialità e delle specificità del polo industriale al fine di garantire il mantenimento della sua vocazione produttiva e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Nonostante la progressiva dismissione di importanti impianti industriali e il graduale calo del peso occupazionale, infatti, Porto Marghera continua a rappresentare un nodo fondamentale dell'economia veneziana e dell'intero Veneto.
L'Amministrazione Comunale, riconoscendo la valenza strategica di Porto Marghera, si è posta come priorità programmatica la riqualificazione economica del polo industriale e ha promosso le azioni necessarie a superare i principali fattori che hanno condizionato lo sviluppo dell'area: l'indisponibilità delle aree, le incertezze economiche e temporali sui processi di bonifica, l'incertezza sulle destinazioni d'uso delle aree che spesso hanno alimentato attese speculative sui valori immobiliari delle aree. L'Accordo sottoscritto il 15 maggio 2012 tra Comune di Venezia, Regione del Veneto e Syndial consentirà infatti la cessione di aree, a prezzi competitivi, a soggetti imprenditoriali interessati a localizzare nuove iniziative industriali a Porto Marghera. Con "l'Accordo di programma per la bonifica e la riqualificazione ambientale del Sito di Interesse Nazionale di Venezia - Porto Marghera e aree limitrofe" sottoscritto il 16 aprile 2012 e i relativi Protocolli attuativi sono state definite le azioni finalizzate all'accelerazione e semplificazione dell'iter procedurale dei piani di caratterizzazione e dei progetti di bonifica che consentono una sensibile riduzione dei tempi previsti per le procedure di bonifica e un concreto abbattimento dei costi.
Le iniziative sopracitate si affiancano al nuovo assetto fisico e infrastrutturale dell'area industriale di Porto Marghera definito dal Comune di Venezia nell'ambito delle proprie specifiche competenze urbanistiche e di governo del proprio territorio. Il PAT - Piano di Assetto del Territorio, adottato dal Consiglio Comunale con Deliberazione n. 5 del 30/31 gennaio 2013, ha infatti confermato la funzione produttiva-industriale di Porto Marghera definendo le destinazioni d'uso e le funzioni da sviluppare nei diversi ambiti territoriali del polo industriale. Il nuovo PAT non si limita alla riorganizzazione degli spazi, ma favorisce la riqualificazione industriale di Porto Marghera e lo sviluppo delle funzioni portuali e produttive, definisce regole certe di intervento agli operatori, crea le condizioni per contrastare ogni intento speculativo sulle aree libere o liberabili, prevede lo sviluppo di un nuovo sistema infrastrutturale, rende compatibili gli insediamenti industriali con il tessuto urbano circostante. La funzione produttiva-industriale di Porto Marghera è confermata anche dalle nuove iniziative economiche, promosse da soggetti pubblici e privati, finalizzate alla reindustrializzazione e al recupero di aree dismesse che vedono il Comune di Venezia impegnato nelle attività di accompagnamento e facilitazione dei progetti, in una logica, quindi, che vede l'Amministrazione comunale trasformarsi da semplice erogatore di servizi e controllo delle trasformazioni in soggetto attivo nei processi di sviluppo.
In tale contesto si inserisce la Variante Parziale al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento recentemente adottata dalla Giunta della Regione Veneto che, oltre ad una serie di vincoli diffusi sul territorio comunale, prevede delle destinazioni d'uso che, non riconoscendo la naturale vocazione industriale e produttiva di Porto Marghera, ne impedirebbero di fatto la riqualificazione e lo sviluppo. Tale scelta pianificatoria della Regione Veneto appare assolutamente incomprensibile e dannosa per la città e per i lavoratori ed è per tale ragione che il Comune si è determinato a proporre ricorso straordinario al Capo dello Stato per ottenere l'annullamento della Variante al PTRC.
In tal modo il Comune ha inteso mantenere gli impegni programmatici assunti con l'adozione del PAT e la con la firma degli accordi per la bonifica e la riqualificazione ambientale ed economica del polo industriale di Porto Marghera".
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