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Il sindacato Uilca Alto Adige chiede chiarezza circa gli sviluppi che riguardano la Banca Popolare di Marostica e la trattativa in corso per trovare nuove risorse, fatto che potrebbe riguardare anche la Vokksbank.
«Sono ormai passate alcune settimane dalla delibera della Banca Popolare di Marostica di avviare le trattative in esclusiva con Banca Popolare - Volksbank e lunedì riparte il negoziato», spiega il sindacalista altoatesino Adriano Bozzolan.

Che poi continua.

«La decisione di Marostica di percorrere la strada verso Bolzano, anziché Vicenza (consorella territoriale naturale), sembra sia riconducibile al piano industriale e alle ricadute sul territorio che altra decisione potrebbe generare, fermo restando il piano (si vocifera ancora in piedi) di rimanere autonomi. Allo stato dell'arte in attesa dei pareri tecnici, delle rispettive assemblee dei soci, del negoziato dettato dal codice civile e dal contratto nazionale di lavoro, sembra che le promesse non abbiano sopito l'amletico dilemma veneto: "dove se' che i ne manda?" (dove ci mandano? ndr)», spiega Bozzolan, riferendosi ovviamente in primis ai lavoratori coinvolti.
Secondo Bozzolan, «ai pochi "doppioni" della rete e alle promesse di mantenere un presidio a Marostica non si è andati oltre». Quale sarà il nuovo posizionamento territoriale delle rete e dei servizi centrali alla luce di una ormai quasi certa integrazione? «La Banca di Treviso, attualmente partecipata all'86,01% dalla Marostica, con più di 60 dipendenti ed una decina di sportelli, verrà posta sotto controllo totale, prima, dopo, mai? Sono solo alcune delle tante domande che ci hanno posto i tanti colleghi dei territori. Domande che attendono risposte urgenti per scacciare lo spettro del pessimismo», conclude il sindacalista della Uilca.

Da Il Corriere dell'Alto Adige